Nell’hotspot di Lampedusa stamattina si trovano 3.800 persone. Nella mattinata sono stati effettuati circa 700 trasferimenti; nella giornata di oggi dovrebbero lasciare l’hotspot complessivamente oltre 2.500 persone. Gli oltre 130 operatori e volontari della Croce Rossa Italiana stanno facendo oltre l’impossibile, come ha sottolineato ieri il Presidente della CRI, Rosario Valastro, per assicurare beni di prima necessità. Ieri sono stati prodotti 5.000 pasti a pranzo e 5.000 pasti a cena. “Siamo provati ma operativi dicono dall’hotspot. Le persone per noi vengono prima di ogni altra cosa”, spiega la Croce Rossa Italiana.
Sulla crisi è intervenuto anche il presidente francese Macron. “Abbiamo un dovere di solidarietà europea”. Lo ha detto il presidente francese Emmanuel Macron commentando la situazione migranti a Lampedusa a margine della sua visita a Semur-en-Auxois. “Agiremo con rigore e umanità”, ha promesso Macron, stabilendo se questi migranti “sono persone che hanno diritto all’asilo o se devono tornare a casa”. “Le decisioni saranno prese con l’Italia”, ha aggiunto. Lo riporta l’emittente Bfmtv.
“Lampedusa è la frontiera di tutta l’Europa. Se cediamo lì, l’Europa scomparirà”. Lo ha scritto sulla piattaforma X Marion Maréchal Le Pen, numero due del partito Reconquête di Éric Zemmour e nipote di Marine Le Pen, poco prima del suo arrivo ieri sera Lampedusa, dove si trova anche oggi. Marion Maréchal Le Pen ha spiegato di aver voluto recarsi sull’isola “per offrire il mio sostegno agli italiani, vigliaccamente abbandonati dall’UE mentre affrontano la peggiore ondata migratoria della loro storia”.
Il governo tedesco guarda “con preoccupazione” alla situazione di Lampedusa. Lo ha affermato un portavoce del Ministero dell’Interno tedesco in conferenza stampa a Berlino. Il portavoce ha poi confermato che l’accoglienza volontaria dei richiedenti asilo in base al meccanismo europeo di soldarietà da parte della Germania tornerà attiva quando l’Italia riprenderà i regolamenti della Convenzione di Dublino. Il portavoce del governo, Steffen Hebestreit, ha poi sottolineato che la Germania resta un Paese “molto solidale”, respingendo le accuse relative a una chiusura nell’accoglienza dei richiedenti asilo.