È stato affidato ufficialmente oggi, ai medici legali Pietro Falco e Rossella Ferrante, l’incarico per eseguire l’autopsia sui corpi dei tre operai morti nell’esplosione avvenuta il 13 settembre alla Esplodenti Sabino di Casalbordino, in provincia di Chieti. L’esame autoptico si svolgerà mercoledì mattina nell’Istituto di Medicina legale di Chieti, diretto dal professor Falco, che si è già occupato delle analisi peritali nell’esplosione del 21 dicembre 2020, avvenuta nello stesso stabilimento, in cui persero la vita Carlo Spinelli, Paolo Pepe e Nicola Colameo. L’udienza per quest’altro procedimento penale è fissata per il 3 ottobre.
Nell’esplosione di mercoledì scorso, avvenuta durante il disinnesco di una granata, sono morti Fernando Di Nella, 50 anni, di Lanciano (Chieti), Gianluca De Santis, 40enne originario di Palata, in provincia di Campobasso, e Giulio Romano, 56enne di Casalbordino. Le indagini, svolte dai carabinieri di Vasto (Chieti), sono coordinate dal sostituto procuratore Silvia Di Nunzio e vede iscritti, nel registro degli indagati, Gianluca Salvatore, presidente del cda della Esplodenti Sabino e i consiglieri di amministrazione Massimo, Sabino e Marco Salvatore, il direttore dell’azienda Giustiniano Tiberio, il caporeparto Carlo Piscopo e Barbara Palestini, responsabile della sicurezza.
Le ipotesi di reato per le quali si procede sono omicidio colposo e disastro. La società Esplodenti Sabino risponde solo per l’illecito amministrativo. Lo stabilimento è sotto sequestro ed al momento è chiuso.Risale al 1992 il primo morto dell’azienda, che gestisce commesse anche per il Ministero della Difesa. Si tratta di Bruno Molisani, ucciso dall’innesco di una spoletta. Due operai della stessa azienda, 14 anni dopo, sono rimasti feriti gravemente in un altro incidente alla Esplodenti Sabino, azienda sotto direttiva Seveso con profilo ad alto rischio per il lavoro che vi si svolge soprattutto per la dematerializzazione di manufatti esplosivi.