Sale la tensione nel centro in provincia di Agrigento. Il sindaco: "Pronti a barricate"

Sale la tensione a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, dove da ieri, 17 settembre, sono ospitati circa un migliaio di migranti provenienti da Lampedusa e in attesa di essere trasferiti in altri centri d’accoglienza della penisola. Alcune centinaia di persone, come riferito dal sindaco della cittadina portuale, si sono allontanati dall’area d’accoglienza, che potrebbe ospitare circa 200-250 persone, per raggiungere il centro del paese alla ricerca di cibo e acqua. “Questo hotspot che dovrebbe contenere solo per transito 200/250 persone, ne contiene almeno 2000 – ha detto il sindaco Calogero Martello – È inaccettabile. Tutti lamentano di non mangiare né bere. Sotto il sole, in condizioni disumane”.

Sindaco: “Paese nel caos, pronti a barricate”

“In 200-300 sono scappati non per andare in altri luoghi, ma per andare a cercare qualcosa da mangiare e bere. È veramente vergognoso. Raccogliamo migranti per la città. È una situazione esplosiva che non può continuare così“. Lo ha detto il sindaco di Porto Empedocle, Calogero Martello, sui suoi canali social. “Il governo Meloni sarebbe dovuto venire anche a Porto Empedocle perché è necessario, come secondo porto d’approdo, trovare una soluzione – ha proseguito -. Se non avremo risposte entro 24/48 ore anche Porto Empedocle, che è sempre stata città d’accoglienza, farà le barricate come a Lampedusa. Queste condizioni sono disumane in un Paese, l’Italia, che non può accogliere in questo modo donne, bambini che si sentono male. Donne, bambini che non riescono a mangiare e bere regolarmente e che si ammazzano per un pezzo di pane”.

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