Nella notte sono approdate sull'isola nove imbarcazioni, dalla mezzanotte, con un totale di circa 200 persone a bordo

A Lampedusa nella notte sono approdate sull’isola nove imbarcazioni, dalla mezzanotte, con un totale di circa 200 persone a bordo. Lo apprende LaPresse. All’interno della hotspot di Contrada Imbriacola, gestito dalla Croce Rossa Italiana, ci sono circa 2.200 ospiti. Oggi sono previsti trasferimenti di circa 500 persone. 

Completato sbarco di 40 superstiti a Pozzallo 

Completato lo sbarco a Pozzallo dei 40 migranti superstiti messi in salvo dalla nave ong Aurora Sar. Lo rende noto Sea Watch che spiega come dopo il soccorso di ieri, le 40 persone salvate sono arrivate a Pozzallo, il porto lontano 200 miglia assegnato ad Aurora. “Auguriamo loro tutta la forza necessaria per lottare contro l’oppressivo regime di frontiera europeo”, scrive l’organizzazione. La nave Aurora torna a Lampedusa, “pronta a essere operativa a breve e a salvare altre vite”. 

In 180 da Lampedusa ospiti della Caritas a Ventimiglia

Sono circa 180 i migranti che hanno trovato ospitalità nella struttura della Caritas di Ventimiglia dopo essere stati respinti dai gendarmi francesi nel tentativo di oltrepassare la frontiera. Quasi tutti arrivano dalle coste italiane di Lampedusa. “Quello che succede ogni volta che la Francia decide di fare controlli più serrati è che le persone rischiano di più per passare”, spiega Christian Papini, direttore della Caritas: “La maggior parte è sbarcata a Lampedusa e ora cerca di continuare il proprio progetto migratorio e conta di raggiungere la Germania, l’Inghilterra. I francofoni provano a rimanere in Francia. Spero che l’aumento degli sbarchi non determini un aumento delle presenze qui da noi ma questo non lo possiamo ancora sapere”. La mensa del centro è gestita da Alessandro Foretti, ottantenne cuoco in pensione che da anni si dedica come volontario a rifocillare gli ospiti: “Per me sono come dei figli, alcuni mi chiamano papà”, racconta: “Ho imparato l’accoglienza da mio padre che, quando dal meridione arrivava la gente in cerca di lavoro in Francia, diceva a mia mamma di mettere la pentola più grande per la minestra e poi li portava tutti a casa a mangiare. Per questo ciò che sta facendo ora la Francia proprio non mi va giù”. Dello stesso avviso suor Alberta, dell’ordine delle Figlie della Sapienza che presta servizio presso l’ambulatorio della Caritas: “Tutta l’Europa e non solo la Francia dovrebbe aiutare l’Italia perché altrimenti con numeri così grandi non ce la si fa”. 

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