Circa 2 milioni e 374mila euro di indebita percezione ai danni dello Stato. Le immagini delle telecamere
Aiutavano cittadini stranieri a monetizzare il reddito di cittadinanza e chiedevano, in cambio, una percentuale del 10 o del 15%. E’ quanto scoperto in un’operazione dei carabinieri di Milano che ha coinvolto diversi commercianti: ammonta a circa 413mila euro la somma di denaro riciclata dagli esercenti, mentre l’indebita percezione in danno dello Stato da parte degli indagati viene quantificata in 2 milioni e 374mila euro.
Secondo quanto ricostruito, nello specifico tre esercenti avrebbero consentito – a partire dall’ottobre 2020 – di monetizzare il beneficio economico del Reddito di Cittadinanza concesso a cittadini di origine prevalentemente somala privi dei requisiti, i quali versavano loro l’intero credito della carta mediante versamenti senza causa tramite Pos oppure attraverso pagamenti di utenze intestate agli esercenti stessi. In particolare sono coinvolti un Internet point, una rivendita al dettaglio di prodotti alimentari e un ristorante.
In tutto sono 633 le persone coinvolte nella rete che, nel periodo delle indagini, hanno effettuato acquisti con reddito di cittadinanza presso i tre esercizi commerciali: 597 di queste, individuate quali indebiti percettori, sono state deferite presso 14 Procure della Repubblica (Milano, Cosenza, Bergamo, Napoli, Roma, Brescia, Como, Torino, Lodi, Siracusa, Trapani, Monza, Lecce e Genova) per i reati di falsa attestazione del possesso dei requisiti per la corresponsione del beneficio.
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