La denuncia dell'associazione Coming-Aut

Noemi, una donna trans di 38 anni volontaria dell’associazione Coming-Aut, è stata aggredita nei pressi della stazione di Pavia. Lo denuncia la stessa associazione. Noemi era lì per accompagnare la fidanzata a prendere il treno. Quando ha ripreso la macchina per tornare una casa, ha notato un’auto posteggiata in divieto all’ingresso del parcheggio situato a destra del piazzale, che le ostruiva il passaggio. Così Noemi, alla guida, si è avvicinata per suggerire all’autista dell’auto di spostarla. Nell’auto, una BMW, c’era un uomo tra i 45 e i 50 anni, che ha scatenato contro Noemi una brutale aggressione. “Quando gli ho fatto notare che il suo posteggio ostruiva il passaggio – dichiara Noemi – l’uomo è sceso dalla sua auto e si è scaraventato contro di me, mi ha urlato “frocio, ti ammazzo, ricchione handicappato, ti ammazzo” e ha aperto la portiera della mia macchina e mi ha tirato dei pugni. Ho reagito cercando di chiudere la portiera, domandandogli il perché di quella aggressione. A quel punto, l’uomo ha riaperto la portiera con una tale violenza che ha sradicato la maniglia e mi ha preso per il braccio, procurandomi lividi evidenti. Ha continuato a insultarmi, supportato nell’aggressione verbale – frocio handicappato, ricchione – da un ragazzo, forse suo figlio, che nel frattempo l’aveva raggiunto presso la BMW. Allora, con la mia auto, mi sono spostata un poco più avanti per chiamare la polizia. L’uomo mi ha raggiunta, continuando a gridare gli stessi insulti, e mi ha presa per il collo, anche in questo caso lasciandomi dei segni evidenti di violenza. Cercavo di tenerlo a distanza e di dissuaderlo dal continuare quando un uomo, che stava stazionando nel parchetto adiacente, si è avvicinato per cercare di calmarlo e l’aggressore, a quel punto, è risalito in macchina ed è ripartito”.

La polizia, arrivata sul posto pochi minuti dopo, ha raccolto la testimonianza di Noemi e del testimone dell’aggressione. Noemi si è poi recata presso il pronto soccorso del Policlinico San Matteo. Lunedì è stata presa in carico dallo sportello legale di Coming-Aut, e nelle prossime ore sporgerà denuncia.

Cecilia Bettini, Vicepresidente di Coming-Aut e Responsabile dello Sportello trans, dichiara: “Purtroppo noi persone trans ben conosciamo questo tipo di episodi nel nostro quotidiano: coming out andati male, insulti verbali e violenze fisiche sono ferite che viviamo sulla nostra pelle. E che squarciano anima e corpo di chi sta affrontando un percorso di affermazione di genere. Noemi è stata in grado di riconoscere la violenza che stava subendo come donna trans ed ha prontamente chiamato le forze dell’ordine per denunciare l’accaduto. Come volontaria e operatrice alla pari del nostro sportello trans – prosegue -ha scelto senza esitazione di denunciare pubblicamente la sua aggressione: un gesto politicamente importante che speriamo possa essere utile nel contrasto ai fenomeni, ancora numerosi, di transfobia. A Noemi, che ringrazio per la sua determinazione, va tutto il nostro sostegno e la nostra solidarietà. E a chiunque si trovi a vivere episodi simili rivolgo l’esortazione a non rimanere sol*: insieme abbiamo gli strumenti per contrastare questo clima di odio feroce”.

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