Sospese le ricerche, la zona è ancora instabile
I vigili del fuoco hanno recuperato oggi alcuni reperti biologici che sarebbero sufficienti per l’identificazione della seconda vittima coinvolta dalla frana in Val Formazza, a Verbania, staccatasi domenica. Il corpo di Marilena Bertoletti era già stato recuperato: i resti apparterrebbero a Matteo Barcellini. Le ricerche sono dunque sospese. Sono proseguite durante tutta la giornata di oggi le procedure di intervento: sul posto i vigili del fuoco del team Usar specializzati in ricerca e soccorsi in macerie da dissesti statici o idrogeologici con attrezzature specifiche per rimuovere in completa sicurezza i grossi massi staccati.
Le operazioni di recupero sono state rese difficili dai continui distacchi di materiale a monte del sentiero che collega il lago dei Sabbioni al rifugio Città di Busto Arsizio, tanto da dover predisporre delle sentinelle attive che avvisavano gli specialisti impegnati nei soccorsi in caso di improvvise scariche. Utilizzati anche i droni dei vigili del fuoco che hanno permesso di monitorare in maniera dettagliata i punti più soggetti a rischio crolli. Il trasporto del materiale e del personale è stato garantito dagli elicotteri del nucleo di Malpensa e di Torino che hanno utilizzato i pratoni della frazione di Riale. Cruciale la collaborazione tra tutti gli enti del soccorso, vigili del fuoco, guardia di finanza e soccorso alpino civile, che si sono impegnate nelle delicate ricerche e recupero in un’area franosa ad alto rischio con tutte le risorse a disposizione grazie anche a unità cinofile e personale altamente qualificato per i soccorsi in ambiente naturale e montano.
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