Andrea Pennacchio, dei Gd, ha sporto denuncia: "Il clima che c'è in città è probabilmente conseguenza del clima generale che si sta generando in Italia"
Un’aggressione, di apparente stampo neofascista, è stata denunciata dai giovani che si trovano in tenda per protestare contro il caro affitti al Campus Luigi Einaudi di Torino: nel momento dell’aggressione erano presenti esponenti dell’Udu e dei giovani democratici. “Io e un’altra ragazza eravamo svegli, tre ragazzi vestiti di nero sono spuntati dal nulla e volevano togliere uno striscione, che non avevamo affisso noi – spiega Andrea Pennacchio, segretario locale di Gd, che si trovava nella zona tende – Uno dei tre si è accorto di noi e ci ha aggrediti, prima ci ha intimato il silenzio facendo il saluto romano, al che gli altri hanno gridato ‘Viva il Duce’. Poi ha estratto una lama di un taglierino e ci ha fatto il gesto come di sgozzarci, dicendo ‘se parlate vi ammazziamo’ e ci ha sottratto delle bandiere”. A quel punto, altri nelle tende hanno iniziato a svegliarsi: “Abbiamo detto che avremmo chiamato la polizia e se ne sono andati. Questa mattina presto abbiamo sporto denuncia” dice ancora Pennacchio. Sul caso procede la Digos di Torino.
La mobilitazione in tenda è terminata oggi, come previsto, ma non si esclude che ci siano delle manifestazioni contro quanto accaduto, anche nei prossimi giorni. “E’ stata minata la anche la libertà di protestare – ha detto Pennacchio – Il clima che c’è in città è probabilmente conseguenza del clima generale che si sta generando in Italia e che permette a queste persone di sentirsi impunite, e girare anche a volto scoperto e fare cose del genere”.
Il Pd piemontese: “Non ci faremo intimidire”
“Tutta la comunità democratica piemontese è vicina ai giovani democratici torinesi e agli studenti dell’UDU che hanno subito una vile aggressione fascista questa notte davanti al Campus Einaudi di Torino. A loro, dico, non siete soli! Il saluto romano, le intimidazioni verbali, le gravi minacce rivolte nei confronti dei giovani presenti sono un attacco a ogni cittadino democratico” si legge in una nota del Segretario Regionale del Partito Democratico, Domenico Rossi. “Il Piemonte è Medaglia d’oro al merito civile per il grande contributo che diede alla lotta di Resistenza. Non si è piegato ottanta anni fa alla violenza fascista e non si lascerà certamente intimidire oggi. Continueremo a lottare con voi fino a quando tutti i diritti previsti dalla nostra carta Costituzionale saranno ridimensionati, messi in discussione o negati”.
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