Nel duomo di Vercelli l'ultimo saluto al più giovane delle vittime dell'incidente ferroviario avvenuto lo scorso 30 agosto
Il rombo dei motori di auto e moto e un lungo applauso hanno accolto sul piazzale del duomo di Vercelli, la bara bianca di Kevin Laganà, che con i suoi 22 anni era il più giovane dei 5 operai travolti da un treno a Brandizzo la notte del 30 agosto 2023 mentre lavoravano alla sostituzione di un binario sulla massicciata. Su un maxischermo, tra le lacrime dei presenti sono state proiettate le immagini che il giovane postava sui social, intervallate dall’ultimo, drammatico video, girato dal giovane la notte della tragedia. Sula sagrato parenti e amici e molti ragazzi con indosso la maglietta bianca con la foto di Kevin.
L’omelia di don Massimo Bracchi
Durante la funzione, officiata da Monsignor Giuseppe Cavallone, parroco della Cattedrale, don Massimo Bracchi, parroco di San Pietro Apostolo, la parrocchia della famiglia Laganà, ha letto l’omelia: “In queste settimane troppo lunghe e troppo dolorose avete ricevuto tanto affetto, tanta partecipazione e vicinanza ma avete continuato a piangere, forse è servito per dare sfogo all’angoscia, alla sofferenza, alla rabbia e al dolore”, ha detto il sacerdote: “Si potrà piangere anche in seguito perchè quello che è avvenuto per voi e per le altre famiglie è davvero cosa troppo grande e pesante, ma vorrei fosse un pianto diverso, consolatorio”.
Presente una delegazione della Regione Piemonte
In chiesa, di fianco alla bara è stata posta una gigantografia di Kevin. Alla funzione hanno preso parte il sindaco di Vercelli, Andrea Corsaro, una delegazione della Regione Piemonte con l’assessore Chiorino, rappresentanti delle forze dell’ordine e dei vigili del fuoco. Al termine della funzione, sul sagrato, il feretro è stato alzato tra due ali di folla che gli ha reso omaggio con un lungo applauso.
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