Tre uomini e una donna portati in carcere. Il ritrovamento del corpo, avvolto in un telo di plastica, è avvenuto sabato sera
Quattro persone, tre uomini e una donna italiani di età compresa tra i 24 e i 42 anni, sono state sottoposte a fermo di polizia giudiziaria in relazione al ritrovamento, ieri sera, di un cadavere avvolto in un telo di plastica in un cassonetto a Biella. Secondo quanto apprende LaPresse da fonti della questura, i quattro sono già noti alle forze di polizia della provincia per segnalazioni di diverso genere. Gli uomini sono stati trasferiti al carcere di Biella, e la donna a Vercelli. Resta da chiarire il movente, e si attende l’esito dell’autopsia per determinare le cause del decesso: la vittima è un 33enne italiano. Sul cadavere sono state trovate ecchimosi, con il volto visibilmente tumefatto, senza però segni di ferite da arma da fuoco o da taglio.
Chi era la vittima
Si chiama Gabriele Maffeo, l’uomo di 33 anni trovato morto a Biella in un cassonetto, avvolto in un telo di plastica. Il 33enne viveva a Occhieppo Inferiore e aveva dei precedenti di polizia. Resta ancora da chiarire il movente, e si attende l’esito dell’autopsia per determinare le cause del decesso del 33enne italiano. Sul cadavere sono state trovate ecchimosi, con il volto visibilmente tumefatto, senza però segni di ferite da arma da fuoco o da taglio. Dalle prime informazioni non si esclude che il delitto possa essere maturato nell’ambito dello spaccio di droga. Continuano le indagini della Squadra Mobile.
Il ritrovamento
Maffeo è stato ritrovato su segnalazione di una residente di un condominio nelle vicinanze del cassonetto, che ha visto che questo corpo avvolto in un telo di plastica veniva buttato nel cassonetto. Al momento non si conoscono le cause della morte perché gli investigatori stanno attendendo l’esito della prima ispezione del medico legale.
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