Settantanovenne in un lago di sangue davanti agli ascensori
Una donna di 79 anni è stata trovata senza vita a Rimini: Piera Paganelli è stata trovata in un lago di sangue alle 8.30 di questa mattina nell’atrio, davanti agli ascensori della sua palazzina in via del Ciclamino nel complesso di Ca’ Acquabona. Sul posto la Polizia e la Scientifica.
Uccisa a coltellate
Sarebbe stata uccisa con numerose coltellate davanti agli ascensori che arrivano al garage interrato della palazzina residenziale di via Ciclamino 31 Piera Paganelli. La donna, nata a Sogliano in provincia di Forlì-Cesena, è stata trovata morta questa mattina da una condomina che ha visto il corpo e dato l’allarme. Per gli inquirenti la pista più battuta è quella dell’omicidio. Sul corpo della vittima sono stati trovati i segni di ripetuti colpi di arma con lama tagliente, probabilmente un coltello usato dalla mano omicida. Le indagini coordinate dal pubblico ministero di Rimini Daniele Paci proseguono serrate e si cerca di ricostruire la vita degli ultimi giorni della donna anche in base alle testimonianze dei parenti che le abitavano vicini. In particolare è stato ascoltato uno dei tre figli, due maschi e una femmina. Le indagini stanno accendendo i fari anche sull’incidente di cui fu vittima proprio uno dei figli il 7 maggio scorso: fu trovato agonizzante per strada, come se l’avesse travolto un’auto pirata ma senza averne la totale certezza. L’uomo, Giuliano Saponi, 53 anni, era rimasto in coma per quasi due mesi per poi riprendere conoscenza. La madre ogni mattina lo andava ad accudire nella clinica dove è ancora ricoverato. Tra le ipotesi anche quella che il 7 maggio non ci fu un casuale incidente stradale ma un’aggressione mirata all’uomo e che tutto ciò possa avere dei legami con la morte della 79enne.
Morte risalirebbe a dodici ore prima ritrovamento corpo
Secondo il medico legale dopo la prima ispezione cadaverica la morte della 79enne di Rimini, Piera Paganelli, sarebbe da far risalire ad almeno dodici ore prima del ritrovamento del corpo avvenuto attorno alle 8.30 di mercoledì 7 ottobre. La sera di martedì la donna, testimone di Geova, era andata ad un incontro di preghiera per poi fare rientro nella sua casa di via Ciclamino 31 a Rimini intorno alle 20.30 o alle 21.30. Con ogni probabilità l’assassino l’ha attesa nella zona dei garage per poi aggredirla con un coltello. La scoperta del corpo sarebbe avvenuta quindi tra le undici e le dodici ore prima della morte. E sarebbe stata la nuora che abita a pochissima distanza a scoprire il cadavere e non una condomine come si era detto in un primo momento. La Squadra Mobile coordinata dal pm Daniele Paci sta seguendo una pista collegata ad un’altra aggressione subita dal figlio della donna il 7 maggio scorso. Giuliano Saponi, 53 anni, era stato trovato all’alba in fin di vita sul ciglio della strada a poca distanza dal luogo dell’uccisione della madre. Si era pensato ad un’auto pirata che l’aveva investito, ma poi erano sorti dei dubbi per via delle ferite più compatibili con un’aggressione che con un incidente stradale. I due episodi potrebbero essere collegati. Indagine comunque difficoltosa anche perché nella zona ci sono poche telecamere. Piera era divorziata dal marito da quasi 50 anni, l’uomo dopo aver gestito un hotel nel riminese si era trasferito in Germania dove si trova tuttora.
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