È quanto ha dichiarato il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi: "Non ci faremo condizionare dalle varie esternazioni"

Disposta la perizia sul guardrail per la strage del bus di Mestre. “Non abbiamo alcun elemento per trarre conclusioni sul guardrail, per questo ci serve una perizia”. È quanto ha dichiarato il procuratore capo di Venezia Bruno Cherchi, facendo riferimento al passaggio, di circa un metro e mezzo che interrompe il guardrail da dove è precipitato il bus. “Sul guardrail faremo tutte le attività del caso, iniziando da una consulenza tecnica, appena avremo trovato il soggetto idoneo per farla. Servono conoscenze tecniche, non giuridiche. Per ora non abbiamo acquisito documenti sulla rampa dal Comune”, ha concluso il procuratore. “Svolgeremo le attività senza andare appresso a esternazioni” ha detto ancora Cherchi, precisando che il fascicolo d’inchiesta, aperto per omicidio stradale plurimo, è ancora contro ignoti e che non ci sono ancora indagati iscritti. 

“I morti sono stati tutti identificati, stiamo dando l’autorizzazione al rilascio delle salme ai parenti. I corpi non sono più a disposizione dell’autorità giudiziaria” ha detto Cherchi. Fa eccezione la salma di Alberto Rizzotto, il conducente, sulla quale sono stati disposti gli esami tossicologici.

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