Le accuse sono a vario titolo di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, danneggiamento e travisamento
La Procura di Milano ha chiuso le indagini sul corteo a favore dell’anarchico Alfredo Cospito dello scorso 11 febbraio. Sale a 13 il numero degli indagati, tutti appartenenti all’area anarchica dopo che nei mesi scorsi il Gip di Milano Guido Salvini aveva emesso un’ordinanza di misura cautelare a carico di 6 persone già indagate. La notifica dell’avviso di conclusione delle indagini preliminari, firmata dai pm Francesca Crupi e Leonardo Lesti, è stata notificata agli avvocati, fra cui Eugenio Losco e Mauro Straini che assistono una mezza dozzina degli indagati, lo scorso 13 di settembre. Le accuse sono a vario titolo di resistenza a pubblico ufficiale aggravata, danneggiamento e travisamento.
“Hanno utilizzato vere e proprie tecniche di guerriglia urbana per avanzare contro la forza pubblica e respingere il loro schieramento, provocando così disordini e finendo per ferire diversi agenti”, aveva scritto il Gip di Milano nell’ordinanza di applicazione delle misure cautelari lo scorso giugno. Gli indagati avrebbero “dimostrato la loro propensione alla violenza come metodo di lotta politica” e per “portare avanti le proprie idee” scriveva ancora il giudice nelle 39 pagine del provvedimento ricordando come la “manifestazione a sostegno di Alfredo Cospito” fosse stata “regolarmente autorizzata in pieno centro a Milano un sabato pomeriggio” e quindi non vi fosse “alcuna compressione del diritto di manifestare e diffondere le loro idee”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata