Secondo le indagini della Guardia di Finanza la gara sarebbe stata 'truccata' per avvantaggiare la cordata vincitrice

L’archistar Stefano Boeri è indagato assieme ad altre persone dalla Procura di Milano per turbativa d’asta in relazione al progetto vincitore della Nuova Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) a Porta Vittoria, approvato nel 2022 dalla Commissione guidata dal progettista del Bosco Verticale. Secondo le indagini della Guardia di Finanza, coordinata dal procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano con i pm Paolo Filippini, Giancarla Serafini e Mauro Clerici, la gara sarebbe stata ‘truccata’ per avvantaggiare la cordata vincitrice, composta da alcuni colleghi di Boeri al Politecnico di Milano e suoi più fidati ex collaboratori, in violazione delle stesse regole previste nel bando Beic a cominciare dall’assenza di conflitti d’interesse nei confronti dei partecipanti.

Il concorso internazionale per la Beic – antico ‘pallino’ sin da prima di Expo del fratello del ministro Padoa Schioppa e che può contare su un finanziamento di 101,574 milionimdi euro già previsti nel Pnrr per essere realizzato entro il 2026 – è stato vinto dai progettisti di Onsitestudio (Angelo Raffaele Lunati – Capogruppo, Giancarlo Floridi), Baukuh (Pier Paolo Tamburelli, Andrea Zanderigo, Giacomo Summa), Francesca Benedetto (Yellow office), Luca Gallizioli (Onsitestudio), Manuela Fantini (SCE projects), Marcello Cerea (Starching), Davide Masserini (Ab-normal), Antonio Danesi (Stain), dai consulenti Silvestre Mistretta, Giuseppe Zaffino (Greenwich), Fabrizio Pignoloni (Dot-dot-dot) e dalla collaboratrice Florencia Collo (Atmos lab). All’indomani della vittoria la notizia fece molto rumore e polemica fra gli architetti milanesi. Alcuni esponenti dell’Ordine professionale fecero richiesta di accesso agli atti della Commissione giudicatrice presieduta da Stefano Boeri, membro rappresentante della Fondazione BEIC, e composta anche da Jocelyn Helen Froimovich Hes, rappresentante dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano, da Rosa Maiello e Cino Zucchi per il Comune di Milano, da Jhionny Pellicciotta per l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano. Erano stati nominati anche i due membri supplenti Giampiero Bosoni – rappresentante Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Milano e Alberto Sada per l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano. Tra i primi elementi investigativi che trapelano, gli stretti rapporti professionali fra Cino Zucchi e il duo Lunati-Floridi, capofila dei vincitori: non solo sarebbero colleghi al Politecnico ma avrebbero lavorato assieme su numerosi progetti. Pier Paolo Tamburelli della cordata vincitorice è invece una sorta di delfino di Stefano Boeri sin dai tempi in cui dirigeva la rivista Domus.

Indagato anche Lunati 

La Guardia di Finanza, secondo quanto si apprende, sta effettuando perquisizioni e sequestri di materiale informatico per l’inchiesta condotta dalla Procura di Milano per turbativa d’asta in relazione al progetto vincitore della Nuova Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) a Porta Vittoria, approvato nel 2022 dalla Commissione guidata dal progettista del Bosco Verticale. Tra gli indagati, oltre a Stefano Boeri, da quanto si apprende anche l’architetto Raffaele Lunati dell’Onsitestudio. Lunati si è aggiudicato il progetto, mentre Boeri faceva parte della commissione giudicatrice. 

Indagato anche Zucchi, perquisizioni in Comune e Politecnico

Tra gli indagati per turbativa d’asta in merito al progetto vincitore della Nuova Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) a Porta Vittoria, approvato nel 2022 da quanto si apprendre c’è anche l’architetto Cino Zucchi. Intanto oggi sono state effettuate perquisizioni da parte della Gdf presso il Comune di Milano, dove non risulta alcun indagato, e al Politecnico dove alcuni professionisti insegnano.Tra i primi elementi investigativi che trapelano, gli stretti rapporti professionali fra Zucchi e il duo Lunati-Floridi, capofila dei vincitori: non solo sarebbero colleghi al Politecnico ma avrebbero lavorato assieme su numerosi progetti.

 Oltre a Boeri, Lunati e Zucchi sono indagati anche Manuela Fantini di SCE project e Giancarlo Floridi (Onsitestudio). Secondo la Procura, Boeri e Zucchi non avrebbe fatto emergere il “potenziale conflitto di interesse” come invece “espressamente richiesta ai Commissari”, mentre Lunati, Fantini e Floridi avrebbero “omesso di segnalare la sussistenza di condizioni di potenziale conflitto di interesse rispetto alla posizione dei commissari Boeri e Zucchi”.In dettaglio, le situazioni di conflitto contestate sarebbero “la condivisione del medesimo ambiente di lavoro e la coincidenza di settori di interesse scientifico e didattico” tra Boeri e Zucchi, professori presso il Politecnico, e Lunati-Floridi, ricercatori presso il Dipartimento di Architettura e Studi Urbani. Inoltre, la collaborazione tra Fantini e Boeri, scrivono i pm, sarebbe dimostrata da 9 fatture emesse dalla SCE project nei confronti dello studio di Boeri “per un importo complessivo di 117.728 euro”.

Stefano Boeri: “Sono tranquillo, situazione incredibile”

Sono tranquillo e confermo la mia completa disponibilità a collaborare con le autorità competenti per fornire tutte le informazioni in mio possesso, al fine di chiarire una situazione che trovo incredibile“. Lo afferma l’architetto Stefano Boeri, in merito all’inchiesta in risulta tra gli indagati per turbativa d’asta in relazione al progetto della Nuova Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) a Milano. “In virtù di ciò – aggiunge Boeri – al momento non mi è possibile fornire ulteriori dichiarazioni”.

Sala: “Indagine non dovrebbe rallentare lavori, si andrà avanti”

“In casi del genere il rischio ce l’ha chi ha scelto i vincitori di una gara”. Così ha risposto il sindaco di Milano, Beppe Sala, alla domanda se l’inchiesta per turbativa d’asta legata al progetto della Nuova Biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) prevista a Porta Vittoria potrebbe rallentare i tempi dei lavori, che dovrebbero iniziare nel 2025. “Dal nostro punto di vista, mi dicono che si andrà avanti. Questo è quello che sappiamo ad oggi, ovviamente nei prossimi giorni cercheremo di capire meglio anche dalla Procura, per quanto potrà dirci”, ha precisato Sala, interpellato sul punto a margine di una commissione a Palazzo Marino. 

 

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