Il piccolo è stato trovato con ancora il cordone ombelicale. Sia lui che la mamma sono ricoverati

Un neonato, con ancora il cordone ombelicale attaccato, è stato trovato questa mattina da un passante a Osilo, 2800 abitanti, nel sassarese, all’ingresso del paese. Il bambino è vivo grazie a un passante che lo ha notato e ha chiamato i soccorsi.

Il neonato aveva segni di ipotermia

Un’ambulanza del 118 ha trasportato il piccolo all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari dove si trova ora sotto osservazione. Il neonato presentava segni di ipotermia ma le sue condizioni di salute sarebbero buone, grazie al fatto che il passante l’ha trovato pochi minuti dopo essere stato abbandonato. Sul posto anche i carabinieri della locale Stazione e della Compagnia di Sassari. A quanto si apprende, la madre sarebbe stata già rintracciata.

Trovata la madre

I carabinieri hanno trovato la mamma del neonato abbandonato stamattina per strada a Osilo, paese in provincia di Sassari. È una donna di 29 anni e si trova ora ricoverata nel reparto di ginecologia dell’Azienda ospedaliera di Sassari. Secondo i primi accertamenti dei carabinieri la donna avrebbe partorito questa mattina all’alba nella sua stanza, nella casa di Osilo, dove vive con i genitori e i nonni. La donna dopo la gravidanza avrebbe reciso da sola il cordone ombelicale, sarebbe uscita per strada e avrebbe quindi abbandonato il bimbo sotto un’auto parcheggiata. La nonna della giovane svegliata dalla confusione avrebbe quindi visto il neonato per strada e avrebbe chiamato i soccorsi.

Arrestata la madre

È stata arrestata per tentato omicidio la 29enne che questa mattina, intorno alle 5, ha abbandonato il figlio sotto un’auto parcheggiata a Osilo, nel sassarese, subito dopo aver partorito e con il cordone ombelicale ancora attaccato. La donna è stata rintracciata dai carabinieri, allertati dalla nonna che vive con lei, nella stessa casa dove abitano anche i genitori della ragazza: si è accorta del trambusto e ha chiamato i militari.Il piccolo è stato trovato con sintomi di ipotermia sotto un’auto parcheggiata. Sta bene ed è ricoverato per accertamenti nello stesso ospedale, il Santissima Annunziata di Sassari, dove è ricoverata sua madre, piantonata dalle forze dell’ordine. 

In buone condizioni il neonato abbandonato a Osilo

È in buone condizioni il neonato arrivato questa mattina da Osilo, appena prima delle 6.00, trasportato dagli operatori del 118 all’ospedale Santissima Annunziata di Sassari. Il piccolo era stato abbandonato dalla madre subito dopo aver partorito e con il cordone ombelicale ancora attaccato. Il bambino è ora ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale e Neonatologia del Materno infantile dell’Aou sassarese. Il bimbo ha pesato 2 kg e 615 grammi. “Quando è arrivato nella nostra struttura – afferma la responsabile della Terapia intensiva neonatale e Neonatologia, dottoressa Maria Antonia Cossu – era in buone condizioni generali e respirava spontaneamente. Buone anche le condizioni attuali. Il piccolo è stato sistemato in una culla termostatica, perché presentava la cute fredda. Abbiamo avviato subito il monitoraggio costante dei parametri e abbiamo iniziato anche l’alimentazione”. Gli operatori sanitari della Neonatologia hanno voluto dargli il nome Francesco. 

‘Francesco’ il nome scelto dai medici

È stato chiamato Francesco da medici e infermieri del Santissima Trinità di Sassari il neonato trovato questa mattina, con il cordone ombelicale ancora attaccato, sotto un’auto parcheggiata a Osilo, nel sassarese. La direzione dell’ospedale fa sapere che il piccolo “è in buone condizioni”. Arrivato appena prima delle 6, trasportato dagli operatori del 118, è ricoverato nel reparto di Terapia intensiva neonatale e Neonatologia del Materno infantile dell’Aou di Sassari. Il piccolo pesa 2 chili e 615 grammi.”Quando è arrivato nella nostra struttura – dice la responsabile della Terapia intensiva neonatale e Neonatologia, Maria Antonia Cossu – era in buone condizioni generali e respirava spontaneamente. Buone anche le condizioni attuali. Il piccolo è stato sistemato in una culla termostatica, perché presentava la cute fredda. Abbiamo avviato subito il monitoraggio costante dei parametri e abbiamo iniziato anche l’alimentazione”.

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