Luisa Mastrobattista, ricercatrice del centro dipendenze e doping: "Attenzione ai campanelli d'allarme nei giovani, il gioco è una dipendenza come la droga"

Ludopatia, gioco d’azzardo e scommesse sono temi tornati al centro del dibattito pubblico dopo il caso di Nicolò Zaniolo, Nicolò Fagioli e Sandro Tonali. Il fenomeno in Italia è in aumento: dal 2021 al 2023 si è avuto un incremento dell’88,5% delle chiamate al numero verde dell’Iss dedicato ai giocatori d’azzardo e alla ludopatia. Secondo i dati avuti da LaPresse, si è passati da 2413 chiamate nel 2020 a 3771 nel 2021, 3826 nel 2022 per arrivare a 4549 nel 2023. “Il telefono verde è nato nel 2017, da allora le chiamate sono state 19.816 – spiega a LaPresse Luisa Mastrobattista, ricercatrice Iss del centro nazionale dipendenze e doping – Le telefonate aumentano negli anni. Spesso chi chiama è un giocatore, che percepisce che ha un problema, molte altre volte a chiamare sono familiari e amici”.

Dal primo gennaio al 2 ottobre 2023, secondo i dati ottenuti da LaPresse, al numero verde dell’Iss dedicato a ludopatia e gioco d’azzardo sono arrivate già 4549 chiamate. Oltre l’81% delle persone che chiamano è venuto a conoscenza del Telefono Verde (800 558822) tramite internet. Il 7,2% dichiara di aver scoperto il numero verde nei luoghi di gioco. L’utente è soprattutto un giocatore (62%) e tra i giocatori quelli si sesso maschile rappresentano l’83,4%. Durante il lockdown si è vista la stessa situazione del Telefono Verde Fumo con un aumento dei minuti di conversazione

“Occorre fare molta attenzione ai campanelli d’allarme che si manifestano in una persona dipendente o che sta cadendo in una dipendenza” dice ancora Mastrobattista. “Questi campanelli d’allarme sono ad esempio il sottrarsi agli impegni familiari, le continue richieste di denaro con scuse diverse, il lavoro trascurato, il dire molte bugie”. Il gioco d’azzardo “è una dipendenza a tutti gli effetti, i meccanismi sono gli stessi di chi assume una sostanza stupefacente”, dice ancora. “Chi gioca non riesce a fermarsi, è un comportamento ma quando non si riesce più a gestire si perde il controllo di quel comportamento”, aggiunge. “Per chi sta vicino a un giocatore patologico è importante sapere che sul territorio ci sono centri e servizi specializzati, e che sono gratuiti”, conclude.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata