La decisione del Tribunale di Sorveglianza di Milano
Il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha respinto l’istanza di affidamento terapeutico in una comunità per disintossicarsi presentata dai legali di Alberto Genovese. L’ex re delle Startup resterà in carcere a scontare la pena mancante della condanna a 6 anni e 11 mesi per violenza sessuale nei confronti di due modelle drogate e stuprate. A maggio il Tribunale di Sorveglianza guidato dalla Presidente Giovanna Di Rosa si era preso 5 mesi di tempo per decidere sul futuro dell’imprenditore disponendo che fosse monitorato in carcere a Bollate e che fosse effettuata una perizia psichiatrica. A fine settembre la Procura di Milano ha chiesto di processare nuovamente Genovese, la ex fidanzata Sarah Borruso e l’ex amico e socio Daniele Leali nel filone bis delle inchieste per le feste a base di droga e violenze sessuali organizzate a Terrazza Sentimento. I fatti contestati dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e i pm Paolo Filippini e Rosaria Stagnaro coprono un arco temporale che va da marzo 2019 e novembre 2020, tra Milano, Ibiza e Formentera. Gli abusi sarebbero stati commessi su due ragazze costrette a subire “atti sessuali” in “condizioni di inferiorirtà fisica o psichica” dovuta alla somministrazione di droghe che le avrebbe messe in uno stato di “totale o semi incoscienza”. Sulla richiesta di rinvio a giudizio firmata dalla Procura di Milano dovrà decidere la Gip di Milano, Chiara Valori.
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