Si spala il fango e si contano i danni e i disagi creati dal maltempo in tutto il Nord Italia. Una bomba d’acqua si è abbattuta ieri all’alba su Milano. Il livello di precipitazioni – secondo il servizio metereologico – ha raggiunto, nella zona di Milano nord, i 31 millimetri di acqua all’ora alle 5 di ieri . L’esondazione è terminata intorno alle 12. Disagi in tutta la Lombardia, con il Lago di Como sul punto di straripare e oltre 170 interventi da parte dei vigili del fuoco in tutta la Regione. Situazione critica anche in Veneto, interessato da allerta arancione: oltre 80 interventi nella notte da parte dei vv.ff., sistema Mose attivo a Venezia. Problemi e disagi anche in Toscana, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna.
Sono stati 97 gli interventi dei vigili del fuoco del Comando provinciale di Milano, effettuati dalle 7 di stamattina a causa della violenta ondata di maltempo che si è abbattuta sul nord Italia. Da smaltire rimangono ancora 12 richieste di soccorso che riguardano principalmente allagamenti di cantine. Per fronteggiare l’ondata di maltempo, il Comando ha messo in campo, soprattutto nelle prime ore del mattino, tutte le squadre operative rafforzando il dispositivo di soccorso mediante l’impiego di alcuni distaccamenti volontari. A darne notizia è la stessa sala operativa dei vigili del fuoco del capoluogo lombardo.
“Questa notte la nostra città è stata colpita da una ‘bomba d’acqua’ di notevoli dimensioni. L’ultimo evento paragonabile risale al 2014. Segnalo che ieri sera era stata diramata dalla Protezione Civile regionale un’allerta gialla, quindi, in teoria, non preoccupante. Non è certo un’accusa, ma la constatazione di quanta imprevedibilità ci sia nelle condizioni metereologiche”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Milano Beppe Sala, dopo maltempo di questa notte che ha causato l’esondazione del torrente Seveso, elencando i danni registrati: “numerosi problemi sulla circolazione stradale, ora in normalizzazione, nella zona nord; una galleria della metropolitana M3 allagata (la linea non è ancora completamente funzionante); acqua e fango sulle strade e anche in box e scantinati (stiamo intervenendo con le nostre forze e con il supporto dei Vigili del Fuoco); alcune scuole interessate da problematiche varie; sei cabine di Unareti allagate (circa 3mila utenti interessati); guasti sulle centrali termiche di alcune case popolari (in particolare a Quarto Oggiaro e Niguarda); qualche albero caduto”.
A Milano, dove è esondato il fiume Seveso, anche il livello del fiume Lambro è alto, ma non in esondazione. L’acqua ha invaso le strade in zona Niguarda. Allagati anche i sottopassi Rubicone (poi liberato) e Negrotto. “Esondazioni simili mancavano dal 2014, un dato che ci dice che è necessario lavorare sulle vasche. Milano è pronta, la vasca entrerà in servizio a fine novembre, ma mancano tutte quella della Regione Lombardia”, ha detto l’assessore alla Protezione civile del Comune di Milano, Marco Granelli, in merito alla bomba d’acqua che ha colpito la città dall’alba, con gravi ripercussioni sul traffico veicolare che ha comportato anche la modifica dei percorsi degli autobus del trasporto pubblico. Alcune comunità sono state evacuate. Le pattuglie della Polizia locale, presenti anche le squadre di Protezione civile, hanno chiuso le strade allagate. Tra le più colpite nel capoluogo lombardo la zona ‘Zara’: la corsia preferenziale è invasa dall’acqua; autobus e auto nelle corsie loro destinate procedono a passo d’uomo. Nei pressi della fermata Zara della metropolitana, alcune strade laterali sono state interdette al traffico veicolare. Disagi alla circolazione su viale Fulvio Testi all’altezza di via Pianell, dove il traffico è deviato dalla Polizia locale. Risultano allagate diverse strade, come via Suzzani parallela a Fulvio Testi e numerose vie limitrofe. È invece regolarmente in funzione la linea 5 della metropolitana. Alcune uscite della stazione di Precotto della linea metropolitana M1 sono chiuse. A seguito dell’esondazione del Seveso, sono state modificati i percorsi di diverse linee che attraversano le zone Isola Fulvio testi e Suzzani. Il tram 5 – informa Atm, azienda del trasporto pubblico milanese – non fa servizio tra viale Lunigiana all’Ospedale Maggiore. Il tram 7 non effettua servizio da viale Fulvio Testi/Santa Monica a piazzale Lagosta. Il bus 42 devia tra piazza Farina e via Fulvio Testi – via Santa Marcellina. I bus 727 e 728 non passano in viale Sarca e deviano su via Fulvio Testi. Il bus 729, in direzione Comasina, devia tra via Monte Grappa/via Picardi e via Gorki a Cinisello.
Il vicepremier e ministro Matteo Salvini segue con la massima attenzione le ripercussioni del maltempo su infrastrutture e trasporti. In particolare, in queste ore si registrano problemi in Lombardia (con ricadute sul traffico ferroviario) ed è segnalato un allagamento al deposito di Milano-Fiorenza gestito da Trenord. Salvini ha raccomandato chi di dovere di informare tempestivamente i viaggiatori di eventuali rallentamenti ed ha auspicato il ritorno alla normalità nel più breve tempo possibile.Il vicepremier e ministro e i suoi uffici stanno monitorando anche le situazioni più critiche nelle province di Piacenza e Parma. Così una nota del Mit.
Il lago di Como è vicino all’esondazione. Lo ha comunicato la Protezione Civile. Nella notte – spiegano – è cresciuto rapidamente il livello del lago oltre la soglia di esondazione. I volontari hanno già montato le barriere mobili su Lungo Lario Trento e Trieste davanti a piazza Cavour, e questo ha comportato un restringimento di carreggiata. La strada è al momento percorribile, anche se rallentamenti saranno inevitabili. Verrà posizionata anche la grossa idrovora della Colonna Mobile Provinciale di Protezione Civile in piazza Cavour per cercare di controllare il livello dela falda acquifera. In giornata il livello è destinato a salire. Verranno forniti ulteriori aggiornamenti sulle eventuali criticità in atto. “Chiediamo ai cittadini la massima collaborazione: non avvicinatevi troppo alle aree allagate e non ostacolate il lavoro dei volontari”, avverte la Protezione Civile della città lariana.
Dalle 4 del mattino di oggi a causa della forte pioggia in Lombardia sono oltre 170 gli interventi fatti dai vigili del fuoco per allagamenti di strade, sottopassi e scantinati di edifici. Le maggiori criticità si sono registrate a Milano, dove il fiume Seveso è esondato interessando il centro abitato in zona Niguarda, e nel monzese dove a Meda è esondato il fiume Tarò. A Brescia, a causa del raggiungimento del livello di guardia della diga di Dazarè sul lago d’Idro, alla mezzanotte è stata disposta l’apertura delle chiuse per mantenere le condizioni di sicurezza della struttura. In previsione di una possibile esondazione del fiume Caffaro sono state evacuate 250 persone a Bagolino e 100 persone a Ponte Caffaro. In giornata proseguirà il monitoraggio dell’area. I vigili del fuoco di Lecco e tutti i distaccamenti volontari sono attivi sul territorio provinciale dalle 4 di questa mattina per il maltempo. Le zone maggiormente colpite sono il Lecchese, la Brianza e il Meratese. Gli interventi principali riguardano allagamenti e taglio piante. Stanno poi intervenendo nella galleria in zona ospedale in direzione Lecco per un’auto ribaltata. Durante la notte, inoltre, l’intervento delle squadre Anas ha consentito la riapertura della statale 340 dir “Regina” e della statale 294 “della Val di Scalve” a seguito dell’allagamento di un sottopasso e la rimozione di rami caduti in carreggiata. Al momento sono chiusi, per condizioni meteo avverse, il Passo dello Stelvio lungo la statale 38 “dello Stelvio” e la ss 470 “della Valle Brembana e Passo San Marco” nel territorio di Albaredo per San Marco, in provincia di Sondrio. Lungo la statale 42 “del Tonale e della Mendola” permane la chiusura di una corsia a Berzo Demo a causa di un allagamento, in direzione Bolzano, infine, a seguito di un allagamento è stata chiusa al traffico la statale 527 “Bustese” a Varedo.
Sull’Italia si sono abbattuti ben 25 eventi estremi in un solo giorno tra nubifragi, bombe d’acqua, grandinate e tempeste di vento che hanno colpito a macchia di leopardo nelle città e nelle campagne, con ponti crollati, strade interrotte, fiumi esondati, frane, allagamenti e alberi abbattuti. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti su dati Eswd (European Sever Weather Database) in riferimento all’allerta diramata dalla Protezione civile, rossa per il maltempo in Veneto, arancione in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Lombardia e Trentino Alto Adige e gialla in Abruzzo, Campania, Lazio, Molise e Toscana. La situazione di difficoltà – sottolinea la Coldiretti – è resa evidente dallo stato dei corsi d’acqua con piene ed esondazioni per il verificarsi di precipitazioni record che il terreno, dopo un lungo periodo di caldo e siccità, non riesce ad assorbire. Il livello del fiume Po salito quasi 2 metri in un solo giorno a Boretto (Reggio Emilia) mentre il Lago di Como nello stesso tempo si è alzato di 30 centimetri ed ha raggiunto a Malgrade i 120 centimetri e sta per esondare nella città di Como, secondo il monitoraggio della Coldiretti.
Sistema Mose attivo in tutte le bocche di porto a Venezia. Previsti in mare 120-125 centimetri di marea alle 10 di questa mattina. A Venezia il livello della marea potrebbe raggiungere un massimo di circa 85 centimetri. Intanto, dalle 20 di ieri sera sono stati più di 80 gli interventi dei vigili del fuoco fatti per il maltempo che ha interessato le regione, in particolare le province di Belluno, Venezia e Treviso. A Belluno i vigili del fuoco hanno effettuato più di 30 interventi per alberi abbattuti, smottamenti e danni d’acqua. In provincia di Treviso sono stati svolti oltre 20 interventi per la rimozione di alberi e rami pericolanti nella capoluogo di provincia, Silea e Roncade. Da segnalare nel comune di Carbonera il distacco totale della copertura di un capannone agricolo di 300 metri quadrati adibito a ricovero per mezzi agricoli. In corso le verifiche per la messa in sicurezza e le verifiche sui tetti di alcune abitazioni. Più di 20 gli interventi anche nel veneziano per alberi pericolanti e danni d’acqua.
“Una regione come l’Emilia-Romagna, che ha problemi così forti dal punto di vista idrogeologico, dove in poche ore di pioggia si mettono in ginocchio interi territori e centinaia di migliaia di persone, merita programmi seri e investimenti concreti da parte del governo nazionale. Il dissesto è un fatto che va affrontato con urgenza”. Lo ha dichiarato il sindaco di Parma, Michele Guerra, a seguito della giornata di ieri, in cui un’ondata di Maltempo ha colpito parte dell’Emilia occidentale, in particolare i territori di Parma e Piacenza e le loro province. Ieri, a Parma, è stato chiuso il ponte dei Carrettieri e diverse aree sono state poste sotto l’attenzione della Protezione civile. Nell’ottobre del 2014, un’ondata di maltempo aveva causato diversi problemi ad alcune aree cittadine.
Cadute di alberi, problemi alla viabilità, allagamenti localizzati, danni ad alcuni edifici con lesioni alle coperture. E’ il resoconto della nottata di maltempo che si è abbattuto in Toscana. Da ieri sera, come riferito dal governatore, Eugenio Giani, una forte perturbazione sta attraversando la regione. Una tromba d’aria si è abbattuta a Torre del Lago con raffiche oltre i 100km/h e tetti scoperchiati. In corso il ripristino di alcune utenze rimaste senza elettricità in Lunigiana e Garfagnana. Sotto controllo il livello dei fiumi, nelle prossime ore possibili nuovi temporali ma meno intensi.
“Una quindicina di tetti scoperchiati, un albero caduto, diverse vetrine danneggiate, qualche allagamento. Fortunatamente nessun ferito”. A dare il quadro dei danni del maltempo causati nella notte è il sindaco di Viareggio (Lucca), Giorgio Del Ghingaro. I disagi maggiori si sono registrati ieri sera poco dopo le 20 nella frazione di Torre del Lago dove, come ha segnalato anche sui social il presidente della regione Toscana Eugenio Giani, la pioggia intensa è stata accompagnata da raffiche di vento oltre i 100 chilometri orari. Diverse le auto danneggiate dalla caduta di alberi o cornicioni pericolanti. “Vigili delFuoco, Polizia municipale, Sea, Protezione Civile e volontari sul posto anche stanotte, per liberare le strade e mettere in sicurezza gli edifici. Li ringrazio tutti – aggiunge il sindaco di Viareggio ad uno ad uno. A Viareggio il canale Burlamacca ai limiti, qualche albero caduto e vari allagamenti. Esprimo tutta la mia vicinanza a chi ha subito danni e garantisco che faremo tutto il possibile per agevolare il ritorno alla normalità. Sono state una serata ed una nottata complicata, speriamo che nei prossimi giorni il tempo sia clemente”. Alberi caduti si registrano anche nel resto della Versilia e della Lucchesia.
A causa del maltempo che si è abbattuto in Friuli Venezia Giulia, la protezione civile segnala alberi caduti sulla Strada regionale 355 a Forni Avoltri e la caduta albero su una linea telefonica nel comune di Trasaghis e poi altri alberi caduti nel comune di Tolmezzo. Cadute impalcature a Mortegliano. Un fronte freddo è passato sulla regione spostandosi in Slovenia attorno all’1:30 di stanotte. Il passaggio del fronte ha determinato piogge molto intense su Alpi e Prealpi Carniche, temporali sparsi e un intenso flusso di correnti di Scirocco.