Maltempo, card. Bassetti ricorda alluvione Firenze: “Io angelo del fango nel ’66, conosco tragedia”

L'alto prelato a LaPresse: "Non scorderò mai i 4 metri e mezzo d'acqua. La vedevo salire e temevo per l'incolumità di tutti"

“Da questa mattina presto sto leggendo tutte le notizie di questo disastro e mi è venuta in mente l’alluvione di Firenze del 1966, un momento terribile. Da persona che ha già partecipato a un’altra tragedia avverto in maniera particolare quello che sta avvenendo in queste ore. So cos’è un’alluvione: un’esperienza tremenda. Ricordo 4 metri e mezzo d’acqua… la vedevo salire e temevo per l’incolumità di tutti”. Lo dice a LaPresse il cardinale Gualtiero Bassetti, ‘angelo del fango’ dopo l’alluvione a Firenze del 4 novembre 1966.

“C’è anche una tragica coincidenza di date. Ma novembre è sempre stato un mese particolare, anche per altre alluvioni. È il mese più pericoloso per Firenze e la Toscana. Però, se si curassero di più i fiumi!”, ammonisce il cardinale. “I fiumi sono pieni di rifiuti, persino di lavatrici. Alberi, detriti. Con la cura del Creato si potrebbero evitare molti disastri. È anche un po’ la natura che si ribella e vorrebbe essere più curata dall’uomo e non solo sfruttata. Delle volte ci sono tragedie che non dipendono da nessuno, come per i terremoti – sottolinea – però ci sono anche tragedie in cui c’è una parte di colpevolezza da parte nostra e su questo dovremmo davvero correggere il tiro”.