Secondo i dati dell'associazione riferiti al 2022, nel 36% dei casi è responsabile uno dei genitori

Sono 65 i casi di pedofilia e abuso sessuale, sia offline che online, gestiti dai canali di raccolta delle segnalazioni di Telefono Azzurro nei primi tre mesi del 2023. Il dato è contenuto nel dossier “Dentro l’emergenza” di Telefono Azzurro presentato in occasione della Giornata internazionale per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi. Da gennaio a marzo il numero d’emergenza 114 e la linea telefonica 1.96.96, i due canali di raccolta delle segnalazioni di Telefono Azzurro, hanno gestito in totale 44 casi di pedofilia e abuso sessuale offline (quando l’episodio tra vittima e presunto responsabile è avvenuto di persona) e 21 casi avvenuti online. Nel 2022 il numero complessivo delle segnalazioni raccolte è stato di 275. Si tratta, sottolinea Telefono Azzurro, di “dati allarmanti che rappresentano solo la punta dell’iceberg”. Lo scorso anno il 43% delle chiamate di ragazzi che hanno denunciato un abuso offline al servizio 1.96.96 di Telefono Azzurro è arrivato dalla fascia d’età compresa tra gli 11 e i 14 anni, mentre uno su cinque aveva meno di 10 anni. Tra le vittime il 73% delle richieste di aiuto è arrivato da bambine.

Nel 36% dei casi è responsabile uno dei genitori

Tra i 202 casi segnalati nel 2022 al 114, il servizio di Telefono Azzurro cui si possono rivolgere sia minorenni sia adulti tramite chat o telefono, il 68% ha riguardato episodi avvenuti offline. Telefono Azzurro rileva come “anche in questo caso le mura domestiche siano il principale luogo dove si nasconde il pericolo“. Dal dossier, infatti, emerge come i casi in cui l’abuso sessuale abbia coinvolto nel ruolo di responsabile uno dei genitori del minore rappresentino il 36% del totale. Tra le segnalazioni ricevute online il 40,5% ha avuto come oggetto la pedopornografia, il 33% ha riguardato l’adescamento online (grooming), il 19% la minaccia di rendere pubbliche informazioni a sfondo sessuale e il 17% sexting. L’uso del digitale, unito a una mancanza di controllo da parte dei genitori, espone i ragazzi a molteplici rischi. “Alcuni dati internazionali – sottolinea Telefono Azzurro – evidenziano infatti che un bambino su 10 con età compresa tra i 10 e i 15 anni ha parlato con uno sconosciuto online e che il 62% dei minori tra 8 e 17 anni abbia ricevuto richieste di amicizia da persone sconosciute”.

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