“Quando misi il mio rene in vendita nessuno capì. Anzi, la maggior parte mostrò indifferenza, in molti sdegno e qualcuno mi augurò persino la morte. Ma io volevo solo la possibilità di avere una vita dignitosa che, a distanza di anni, ancora non ho”. Lo dice a LaPresse Antonio Campanile di Recale, in provincia di Caserta, disoccupato, invalido e malato cronico, che nel 2017 mise in vendita un rene per poter cambiare casa lasciando quella in cui vive in comodato d’uso. “Questa è piena di muffa, le pareti sono bagnate. Ci piove dentro”. Quando pubblicò l’annuncio shock “in molti si indignarono”, ricorda. “Ma invece di indignarsi perché non mi hanno aiutato? Nulla è successo in tutti questi anni”. Campanile, che vive con 500 euro di reddito di cittadinanza, vorrebbe “3-4 mila euro per comprare un camper di seconda mano e trasferirmi lì con il mio cagnolino e il mio gatto e vivere dignitosamente”, aggiunge. “Se metterei di nuovo in vendita un rene? No. O almeno non per denaro. Lo farei solo come gesto altruistico per salvare qualcuno che soffre. So che ho sbagliato a farlo ma ero disperato. Lo sono ancora, ma a nessuno sembra importare”.