Carla Garlatti in occasione della Giornata Mondiale dell'Infanzia: "Per prevenire serve l'educazione nelle scuole"

L’appello del Garante dei minori sulla necessità dell’educazione all’affettività per i giovani. “Era l’8 marzo 2021, ero Garante da poco, quando ho iniziato a chiedere l’introduzione di corsi all’educazione all’affettività, alla parità di genere e al rispetto nelle scuole, lo dice anche la convenzione di Istanbul e il problema emerge”, ha detto Carla Garlatti in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia. Il dibattito sull’educazione all’affettività è tornato di attualità in seguito al femminicidio della 22enne Giulia Cecchettin da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta. Sui modi per prevenire la violenza di genere, Garlatti ha affermato: “Non serve inasprire le pene, che sicuramente è utile perché chi ha commesso un reato è giusto che venga punito, ma bisogna investire molto nella prevenzione. Questi fatti non devono accadere. Per prevenire ci sono varie forme e una è quella dell’educazione nelle scuole“.

“Servono centri antiviolenza per adolescenti”

Il Garante per i minori ha inoltre sottolineato che “il problematica della ‘teen dating violence’, cioè la violenza nelle relazioni tra adolescenti, è un problema sottovalutato ma c’è, è un problema sommerso. Molte volte sono gli stessi protagonisti che non se ne rendono conto, sono comportamenti come il controllo del cellulare da parte del partner, arrabbiarsi se il partner vuole uscire con gli amici. La vittima non sempre ha i lividi ma è comunque una violenza pesante, sono forme di controllo che sono prodromiche a una vera e propria violenza. Io propongo che vengano adattati alle persone minori d’età i sistemi Isa, Increasing Self Awareness, questionari con un linguaggio adatto agli adolescenti e, a corollario, la creazione di centri specifici per antiviolenza per minorenni“. E ha precisato: “La violenza è violenza sempre e ovunque ma l’adolescenza ha delle sue specificità, ha un suo linguaggio quindi sarebbe opportuno che ci fossero centri specifici per i minorenni”. 

 

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