Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin sono raddoppiate le telefonate al numero anti violenza e stalking 1522, della presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per le Pari Opportunità. A renderlo noto l’associazione Differenza Donna Ong che ha affermato di aver registrato un incremento di chiamate al centralino. Le telefonate sono passate da 200 con picchi di 250 al giorno, prima del delitto, a 400 con picchi di 450 dopo l’uccisione della giovane di Vigonovo.
“Credo di essere vittima di violenza da parte del mio compagno da almeno 25-30 anni ma me ne sono resa conto solo ora. Questo femminicidio (quello di Giulia Checchettin, ndr) mi ha aperto gli occhi”. Come appreso da LaPresse, lo ha detto una donna vittima di violenza chiamando un centro antiviolenza a Torino oggi. Secondo Differenza Donna Ong, le chiamate al numero 1522 della presidenza del Consiglio dei Ministri, dipartimento per le Pari Opportunità. sono raddoppiate dopo l’omicidio Cecchettin. “Non mi ero mai posta la domanda ma ora mi rendo conto di essere una possibile vittima e vorrei un appuntamento” ha detto ancora. La donna, di mezza età, ha riportato anche alcuni episodi di violenza fisica dicendo di essere stata in un caso “presa per la gola” ma di non aver mai “preso coscienza” del problema fino a questi giorni, quando è scoppiato il caso Cecchettin.Ha riportato anche altri episodi di violenza fisica (“schiaffi”) e psicologica. Nello stesso centro, oggi sono state 3 le chiamate di donne che hanno chiesto un appuntamento immediato, invece di un semplice confronto come generalmente accade, e le operatrici rilevano che anche le donne già prese in carico dal centro antiviolenza sono rimaste “profondamente colpite” dal femminicidio.