I dati del Cnr: nel 2022 2,5milioni hanno subito violenza psicologica

Sono poco meno di 12milioni e 500mila (50,9%) le donne tra i 18 e gli 84 anni che hanno riferito di essere state vittime almeno una volta, nel corso della propria vita, di episodi di violenza psicologica e/o fisica, ma solo il 5% ha denunciato l’accaduto. È quanto emerge dallo studio IPSAD® (Italian Population Survey on Alcohol and Other Drugs), ricerca campionaria ripetuta con cadenza triennale dal 2001, che ha visto nel 2022 la partecipazione di oltre 5.000 residenti in circa 100 comuni italiani, con cui l’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ifc) ha rilevato quanto siano diffuse, nel nostro Paese, esperienze legate ad episodi di violenza nella popolazione femminile tra i 18 e gli 84 anni.

I dati emersi forniscono l’evidenza di un fenomeno particolarmente esteso e solo in parte ‘visibile’ vista la scarsa percentuale delle denunce. A subire episodi di violenza – rileva lo studio – sono soprattutto donne con meno di 60 anni che hanno un livello di istruzione medio-alto, un lavoro e un reddito medio e che sono coniugate e conviventi con il partner e oltre la metà ha figli.

“Le donne che hanno subìto nella propria vita episodi di violenza sia essa psicologica o fisica si caratterizzano per la presenza di uno stato di malessere generalizzato: dichiarano livelli più elevati di stress e/o difficoltà nel sonno, e una maggiore propensione all’isolamento”, commenta Sabrina Molinaro, ricercatrice di Cnr-Ifc responsabile dello studio. “Altro elemento interessante è proprio nella bassa percentuale di donne che riferisce di avere denunciato l’episodio, nonostante il forte impatto che tali violenze assumono nella gestione della quotidianità, quando non la dimensione di vero e proprio pericolo”, continua Molinaro.

“Analizzando le motivazioni, il 50,3% afferma che l’atto non era perseguibile per legge; il 16,6% afferma di aver perdonato e/o giustificato il proprio aggressore; l’11,3% non voleva più pensare più all’accaduto; il 9,8% non ha denunciato per vergogna; il 7,1% per paura dell’aggressore, il 6,8% per sfiducia nel sistema giudiziario e il 6,6% per paura di non essere creduta. Dati, questi, che indicano chiaramente quanto sia importante diffondere la conoscenza del fenomeno e sensibilizzare la popolazione per contrastare le tendenze a normalizzare dal punto di vista culturale le esperienze legate alla violenza”.

Nel 2022 oltre 2,5 mln hanno subìto violenza psicologica

Secondo lo studio sono invece oltre 2 milioni e mezzo sono le donne (10,1%) che nel corso del 2022 riferiscono di vivere attualmente situazioni di violenza psicologica, subendo atti di controllo da parte di persone vicine, denigrazione e umiliazioni; mente circa 12milioni (50,4%) hanno sperimentato questo tipo di violenze nel corso della propria vita. Tali atti vengono perpetrati soprattutto da conoscenti/amici (34,2%), da familiari conviventi (25,4%) e dal partner (25,1%).

80mila vittime subiscono ora quella fisica

Infine, sono circa 80.000 (0,3%) le donne attualmente vittime di violenza fisica mentre poco meno di 2milioni (8,7%) hanno riferito di aver avuto nel corso della propria vita esperienza di persone vicine che sistematicamente e ripetutamente nel tempo, le “colpivano con forza o le trattenevano contro la loro volontà”. Gli autori di questi atti di violenza fisica sono soprattutto familiari conviventi (46,9%) ed ex partner (35,6%).

 

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