Ravvisati gravi indizi di colpevolezza per Luigi Leonetti, reo confesso dell'omicidio di Vincenza Angrisano. La vittima in un vocale: "Mio marito mi ha alzato le mani, sono andata in ospedale"

La gip del Tribunale di Trani (Bat), Anna Lucia Altamura, non ha convalidato il fermo del 51enne Luigi Leonetti, reo confesso di aver ucciso a coltellate la moglie Vincenza (Enza) Angrisano, 42 anni, nell’abitazione di famiglia, ad Andria (Bat), per mancanza del pericolo di fuga, e ha firmato una ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’uomo ritenendo concreti e attuali i gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari. Leonetti, nel corso dell’udienza di convalida del fermo, ha ammesso le proprie responsabilità, così come aveva fatto davanti al pm della Procura di Trani, Francesco Chiechi, e ai carabinieri.

Il messaggio vocale della vittima

“Ciao… Scusami… hai ragione… purtroppo ho avuto una settimana molto particolare… dove sono andata in ospedale... dove mio marito mi ha alzato le mani e, veramente, non ero nei tempi per venire da te. Facevo casa di mia madre-casa mia, giravo per strada, cercavo di stare quanto più (possibile, ndr) lontana da casa”. Questo il contenuto di un messaggio vocale inviato da Vincenza Angrisano a un’amica, pochi giorni prima di morire. Il messaggio è stato trasmesso nel corso della puntata di ‘Pomeriggio Cinque’, il programma condotto da Myrta Merlino, su Canale 5.

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