L'uomo ha parlato anche dei funerali: "Ho sentito l'amore, è stato bello e mi sono emozionato"
Ieri il funerale di Giulia Cecchettin, con migliaia di persone accorse per darle l’ultimo saluto. “Non si può mettere da parte la rabbia quando la rabbia non c’è. C’è dolore. E si riesce a trasformarlo in qualcosa di positivo solo attraversandolo, non evitandolo. È quello che ho imparato ahimè sulla mia pelle con Monica, quando è mancato mio padre, e adesso con Giulia. Non lo so se riuscirò a perdonare Filippo (Turetta, ndr), sarà difficile, neanche Gesù ha perdonato i suoi carnefici, ha chiesto a Dio di farlo“. Lo ha detto Gino Cecchettin, papà di Giulia, intervistato questa mattina a Storie Italiane su Rai1. “Spero solo si renda conto di quello che ha fatto – ha aggiunto Gino Cecchettin – e magari un giorno possa dare lui dei messaggi ad altre persone che potrebbero avere le stesse difficoltà. Ai suoi genitori do un grande abbraccio perché forse io ritornerò a fare un sorriso, loro faranno molta più fatica, quindi hanno tutta la mia comprensione e il mio sostegno”.
“Ieri vedendo tutta quella gente ho sentito un brivido dentro perché Giulia è arrivata in ogni casa d’Italia con un messaggio positivo, ho sentito l’amore, è stato bello e mi sono emozionato” ha aggiunto Cecchettin. “Io sono uno che cerca di guardare al futuro facendo tesoro del passato – ha aggiunto Gino Cecchettin – il passato non si cambia, quello che possiamo cambiare è il futuro, e c’è tanta strada da fare”.
“A poche ore dal discorso che ho fatto chiedendo agli uomini di fare un esame di coscienza, ho letto la notizia di una partita di basket, del torneo di Davide e quindi la sento come una cosa ancora più vicina, dove c’è stato un comportamento scorretto da parte di un genitore. Ecco, dobbiamo partire da lì. Mi ha fatto molto piacere sentire le parole del ministro dell’Istruzione sul discorso nelle scuole. Significa – ha proseguito – che probabilmente è un discorso che ha centrato i punti, il messaggio è passato ed è stato un passaggio positivo, accolto positivamente dal governo. Il fatto che ci fosse anche un ministro, Nordio, è stato un buon messaggio”.
Cecchettin ha anche parlato dell’abbraccio con il papà di Chiara Gualzetti e dell’impegno contro la violenza di genere: “È un papà che ha vissuto la mia stessa storia a parti inverse, lui prima ha perso la figlia poi la moglie. Lui adesso è solo perché non aveva altri figli e ho sentito il suo abbraccio arrivarmi dentro e lo sentirò nei prossimi giorni per dargli il mio sostegno perché lui ha bisogno e un po’ di forza. La nostra battaglia contro la violenza di genere andrà avanti, faremo sicuramente qualcosa, non so dire cosa, adesso sto ancora vivendo il mio dolore, non riesco ancora dormire”, ha concluso.
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