La cerimonia ha visto 41 persone ricevere l'onorificenza del Comune di Milano
Cerimonia a Milano per la consegna dell’Ambrogino d’Oro 2023, la massima onorificienza concessa dal Comune. Al Teatro Dal Verme il sindaco meneghino, Beppe Sala, ha consegnato il riconoscimento a 41 persone tra cui il comico Pucci, nome d’arte di Andrea Baccan, e Giulia Tramontano la ragazza al settimo mese di gravidanza uccisa dal proprio compagno, Alessandro Impagnatiello a Senago lo scorso 29 maggio. Il riconoscimento alla memoria di quest’ultima è stato accolto da un ovazione con il teatro che ha vissuto un momento di forte commozione.
Sorella di Giulia: “Tramontano, lei nella vita in punta di piedi”
“Era una persona riservatissima e amava entrare in punta di piedi nella vita di una persona”, ha commentato Chiara Tramontanto nel ritirare l’Ambrogino d’oro che il Comune di Milano ha assegnato postumo alla ragazza. “Anche quando stava per darci la più felice delle gioie, che stava per diventare mamma – ha affermato – Giulia doveva venire a Napoli a festeggiare il mio dottorato di ricerca, disse a mamma non so quando dire a papà che sta per diventare nonno. La mamma disse quale occasione migliore di quando c’è tutta la famiglia. Giulia rispose non voglio rubare la scena a mia sorella che per tanti anni ha studiato, aspetterò un momento diverso. Questa era mia sorella, anche quando doveva dire la più felice delle notizie alla sua famiglia”.
“Siamo stati a Senago, a Milano e a Napoli, lei può vedere quanto le abbiamo voluto bene”, ha aggiunto. Per il papà di Giulia Tramontano, Franco Tramontano, quella di oggi è stata “Una giornata importantissima”. La madre, Loredana, ha ringraziato tutta la città di Milano. All’uscita dal teatro Dal Verme, alla famiglia è stato donato un ritratto di Giulia Tramontano.
Le polemiche e il silenzio di Beppe Sala
Inevitabili, come ogni anno le polemiche hanno accompagnato anche questi ambrogini. Nel dettaglio, hanno riguardato proprio l’assegnazione del premio ad Andrea Pucci proposto dalla consigliera leghista Silvia Sardone. A puntare il dito lo stesso sindaco Sala e due consiglieri Pd, Michele Albiani e Monica Romano, secondo cui il comico non era idoneo a ricevere tale onorificenza per via di alcune battute sessiste (rivolte anche alla segretaria dem Elly Schlein) e omofobe (vittima in questo caso Tommaso Zorzi). Insolitamente, rispetto a quanto prevede il “protocollo” della cerimonia, il primo cittadino ha scelto di non pronunciare il consueto discorso d’apertura. Ufficialmente non è arrivata alcuna spiegazione ma secondo alcuni l’ipotesi principale è che si sia trattato di un silenzio di protesta legato proprio alle polemiche che hanno preceduto l’assegnazione di quest’anno.
Pucci: “Polemiche? Se ho offeso chiedo scusa”
Dopo le polemiche che lo hanno riguardato è intervenuto lo stesso comico Pucci. “Ci sono state polemiche? Non me n’ero accorto. La polemica rimane una polemica indipendentemente da quello che si vuole esprimere. Io l’accetto e vado a ritirare il mio premio, onorato della mia carriera e di quello che ho fatto. Prendo le distanze completamente da tutto ciò che mi è stato attribuito, perché credo che la sessualità di ogni persona debba essere interpretata liberamente. Quindi se ho detto involontariamente nei miei spettacoli, visto che faccio il comico, e posso aver anche soltanto offeso qualcuno, chiedo scusa”, ha detto il comico.
“Non sono stato molto critico, ho detto che ci sono dei motivi per cui secondo me l’amministrazione commette degli errori. Non è una critica ma un dato di fatto; secondo il mio parere personale. Secondo me non c’è più quella Milano dei milanesi – ha affermato – È una città che sta crescendo vertiginosamente e bisogna rimanere all’altezza, anche con l’amministrazione. Se privi la gente della possibilità di visitare il centro, dando un’imposizione di 7,5 euro come Area C. La gente difficilmente va a visitare il nostro meraviglioso centro. È una cosa che soggettivamente non mi piace”.
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