Il riconoscimento è stato assegnato postumo alla 27enne vittima di femminicidio
“Ringraziamo il comune per l’onore, solo questo vogliamo dire. Se Giulia potesse essere qui sarebbe fiera di lei e di quello che ha fatto”. Lo ha detto Chiara Tramontano, la sorella di Giulia Tramontano, vittima di femminicidio – uccisa a 27 anni, incinta al settimo mese di gravidanza, dal proprio compagno, Alessandro Impagnatiello – nel ritirare l’Ambrogino d’oro che il Comune di Milano ha assegnato postumo alla ragazza. Il padre di Giulia Tramontano, Franco Tramontano, ha evidenziato che “è una grande soddisfazione perché è un messaggio anche per tutte quelle persone che vengono dal Sud con la speranza di realizzarsi. A Giulia purtroppo non è stato permesso”.
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