Milano, operaio muore schiacciato in cantiere edile

La vittima aveva 28 anni. Il sindaco Sala: "Per la sicurezza non si fa abbastanza"

Un operaio di 28 anni di origini egiziane è rimasto schiacciato da una cassaforma metallica al decimo piano di un cantiere edile. L’incidente è avvenuto intorno alle 9 in via Parravicini angolo Sammartini a Milano. L’operaio – secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco – stava lavorando con altri colleghi quando durante la movimentazione di una autogru il manufatto si sarebbe sganciato non dandogli scampo. Sul posto i vigili del fuoco di via Benedetto Marcello che stanno fornendo ausilio al personale del 118 e dell’Ats. Sul posto anche la polizia locale.

Sala: “Sulla sicurezza non si fa abbastanza”

“L’ennesima tragedia: continuiamo a fare richiami sulla sicurezza però evidentemente non si fa abbastanza. Vanno bene i protocolli, ma c’è da fare di più”. Così il sindaco di Milano, Beppe Sala, a margine di un appuntamento ha parlato dell’incidente sul lavoro che si è verificato questa mattina in un cantiere edile di via Parravicini, in cui un operaio 28enne ha perso la vita probabilmente schiacciato dal carico di una gru. “Io mi ricordo quello che avevamo fatto all’Expo: non era un semplice protocollo ma una vigilanza continua dei lavori. Ora, capisco la complessità di cui stiamo parlando è molto più ampia, però evidentemente c’è qualcosa che non va“, la considerazione di Sala.

Cgil Milano: “Serve prevenzione collettiva”

L’ennesimo infortunio mortale, l’ennesimo infortunio evitabile“. Così la Camera del Lavoro di Milano alla notizia della morte di Mohammed, l’operaio 28enne morto in cantiere in via Parravicini. “L’ennesima vita spezzata da commemorare – prosegue la Cgil -. Noi siamo stanchi di commemorare uno ad uno i morti sul lavoro quando le morti andrebbero prevenute collettivamente”.”Non basta crescere – prosegue la nota della Cgil – non basta aumentare la ricchezza dell’area metropolitana grazie all’apertura di nuovi cantieri e al boom turistico, Milano cresce quando non lascia indietro nessuno, quando protegge le sue lavoratrici e i suoi lavoratori. Cresce quando si garantiscono misure di sicurezza adeguate e contratti regolari”.

C’è bisogno di un’assunzione di responsabilità collettiva di tutti gli attori sociali, economici e dei servizi. Applicare e rendere esigibile il protocollo prefettizio su costruzioni e infrastrutture in tutti i suoi aspetti è un passo ineludibile e necessario. Qualificare prevenzione e controlli, riconoscere e valorizzare la rappresentanza, formare e informare meglio chi lavora su rischi e sicurezza, investire in innovazione e manutenzione dei macchinari sono fattori determinanti”.”Dobbiamo alzare il livello di guardia ancora di più, dal momento che abbiamo di fronte le opere delle Olimpiadi 2026. Garantire la sicurezza, la formazione e la legalità significa dimostrare che la città è all’altezza del ruolo che ricoprirà”.

Sindacati edili Milano: “Serve reato omicidio colposo”

Questa mattina Mohamed Ali Fathi Abdelghani, un operaio egiziano di 28 anni che stava lavorando in un cantiere edile in via Parravicini a Milano, ha perso tragicamente la vita. Così i sindacati Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Dai primi riscontri è emerso che lavorava per un subappalto nel quale erano assunti altri connazionali, alcuni dei quali suoi parenti e ai quali, addolorati, non resta altro che informare i familiari in Egitto. Durante la movimentazione di una cassaforma per il cemento il carico della gru si è staccato precipitando su Mohamed, che è deceduto sul colpo. Le cause e la dinamica specifica sono ancora tutte da chiarire e le autorità competenti stanno svolgendo le indagini per definire l’accaduto e individuare le responsabilità. Noi come sindacati del settore edile vogliamo ricordare con forza come gli infortuni mortali non siano mai una casualità: alla base degli incidenti in cantiere ci sono spesso cause riconducibili ad esempio all’errata organizzazione del lavoro, all’assenza di formazione, ad una scorretta manutenzione dei macchinari e ai ritmi elevati di produzione. Feneal UIL, Filca CISL e Fillea CGIL – spiega una nota dindacale -si battono quotidianamente perché tutti i lavoratori edili e non, possano accedere ai corsi di formazione relativi ai rischi che le varie fasi lavorative comportano.Da tempo- prosegue – come organizzazioni sindacali rivendichiamo per il nostro settore l’attivazione della patente a punti per qualificare dal punto di vista della sicurezza l’attività svolta dalle imprese nei cantieri e l’introduzione del reato di omicidio colposo sul lavoro. 

Questo- concludono i sindacati – purtroppo è l’ennesimo episodio che evidenzia l’emergenza che affrontiamo ogni giorno nel settore. E’ necessario che l’Ispettorato Territoriale del lavoro e gli altri enti ispettivi intensifichino i controlli in cantiere, in particolare sull’effettivo svolgimento della formazione in ingresso.Le segreterie sindacali milanesi di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil sono vicine al dolore dei familiari e si rendono fin da ora disponibili per qualsiasi tipo di assistenza.