Le analisi verranno effettuate sulla Fiat Punto nera utilizzata per trasportare il cadavere di Giulia sul lago di Barcis
L’auto di Filippo Turetta, il 22enne attualmente in carcere per il femminicidio di Giulia Cecchettin, dovrebbe arrivare in Italia questa sera. La vettura, una Punto nera, utilizzata per la fuga, è attesa alla sede della caserma dei carabinieri di Parma, in viale Piacenza. Del mezzo, che dovrebbe arrivare tra le 20 e le 21, si occuperà il Ris.
Garofano: “Da auto Turetta Ris capiranno dinamica omicidio”
L’auto di Filippo Turetta arriverà stasera nella sede dei carabinieri del Ris di Parma per essere analizzata. Sulla Fiat Punto nera che Turetta ha utilizzato per trasportare il cadavere di Giulia Cecchettin sul lago di Barcis prima di iniziare la sua fuga, terminata con l’arresto in Germania verranno effettuate delle analisi che “saranno utili a capire la dinamica dell’omicidio”. A dirlo a LaPresse è Luciano Garofano, ex generale dei Carabinieri in congedo ed ex comandante dei Ris. Sarà possibile capire “se Giulia è stata ferita dentro o fuori dall’auto e dove il suo cadavere è stato trasportato, così come se può essere stata colpita all’interno dell’autovettura”, ha continuato Garofano.
I Carabinieri, in particolare, cercheranno “tracce di sangue o altre tracce biologiche, come per esempio la saliva, sia visibili che invisibili”, ha spiegato Garofano a LaPresse. Nulla sarà tralasciato, anche “quelle tracce che Turetta può aver cancellato saranno comunque trovate“.
Le analisi che verranno effettuate per ricostruire la dinamica si chiamano “Bpa, bloodstain pattern analysis“, analizzeranno la “direzione del sangue” nell’abitacolo. “Questa tecnica fu utilizzata nella villetta di Cogne per l’omicidio di Samuele Lorenzi“, ha aggiunto Garofano. La Bpa studia il meccanismo fisico di formazione delle tracce ematiche (traiettorie, proiezioni, gocciolamenti, strofinii, lavaggi). All’interno dell’automobile, già passata al setaccio con le luci forensi dalla scientifica della polizia tedesca, sono state già trovate numerose tracce e macchie di sangue appartenenti a Giulia Cecchettin. La relazione della polizia tedesca potrà essere utilizzata solo parzialmente in Italia, perché trattandosi di un accertamento irripetibile dovrà essere effettuato anche alla presenza delle parti, tra cui il legale difensore di Turetta, e in quell’occasione potrà essere nominato anche un perito di parte.
A Vigonovo in beneficenza fiori e doni per Giulia
“Un fiore, un dono, Giulia Checchettin”: un semplice cartello che accoglie la proposta che il papà di Giulia ha fatto alla scuola dell’infanzia ‘San Giovanni Bosco’ di Vigonovo: recuperare e donare ancora con un’offerta, i fiori che a centinaia nelle scorse settimane sono stati portati davanti al Municipio sotto la gigantografia di Giulia. I vasi con i fiori sono stati portati ieri dagli operai del Comune in centro parrocchiale. Oggi suor Alessandra Michelotto referente della scuola dell’infanzia, le ha messe in ordine sui tavoli del centro aiutata da alcune volontarie. Nei prossimi giorni con un’offerta libera saranno a disposizione di quanti vorranno prenderli. Il ricavato andrà a sostegno della scuola.
“Abbiamo accolto molto volentieri la proposta del signor Gino”, afferma suor Alessandra referente della scuola dell’infanzia che assieme ad altre due consorelle presenti a Vigonovo, fa parte dell’ordine delle suore Dimesse di Padova. “In questo modo trasformiamo in dono, i doni che ha ricevuto il papà per la sua Giulia: una quantità enorme di fiori, di piante, di peluche, di oggetti ricordo con i quali ciascuno ha espresso l’affetto alla famiglia. Modi semplici ma pieni di amore per dire il bene, la vicinanza, la solidarietà, la fraternità. Un ulteriore dono che va a beneficio della nostra scuola dell’infanzia. Vedremo in quale modo potremo rendere partecipi e condividere con i genitori e con la nostra gente questa opportunità affinché questa bellissima proposta, dettata sicuramente dal cuore del papà, vada a buon fine. L’aspetto più bello è proprio la continuità di questo dono”.
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