Arzachena, 27enne uccide il padre a bastonate: arrestato dai carabinieri

Michele Fresi, 35 anni di Arzachena, ha ucciso il padre, il gioielliere Giovanni Fresi di 58 anni, a colpi di bastone. L’omicidio è stato commesso nella centrale piazza Risorgimento ad Arzachena, in Gallura (Sardegna), intorno all’1.30 del mattino. Il 35enne, arrestato dai militari del nucleo radiomobile dei carabinieri di Olbia, che hanno usato le pistole elettriche per immobilizzarlo, è stato condotto nella caserma di via Degli Astronauti. Il giovane, in evidente stato di alterazione dopo aver assunto sostanze stupefacenti, avrebbe colpito il padre con un grosso bastone in legno. Michele Fresi ha anche ferito una donna e due carabinieri contro i quali si è scagliato nel momento della cattura. Tutti e tre sono finiti all’ospedale. I sanitari hanno assegnato 30 giorni di cure.

Il presunto assassino

Pare che il ragazzo avesse aggredito in precedenza in un locale pubblico una ragazza sua coetanea, con la quale aveva assunto droga. La ragazza di 24 anni ha denunciato le percosse e ferite al viso. Alcuni avventori del locale avevano chiamato il 118 per il suo evidente stato di alterazione, ma il ragazzo aveva rifiutato le cure. A quel punto era arrivato, presumibilmente, il padre, che in una colluttazione sarebbe stato colpito mortalmente alla testa. Il suo corpo é stato rinvenuto solo successivamente dai carabinieri in piazza Risorgimento, dopo che i militari erano riusciti a fermare l’omicida, che li ha colpiti con il bastone, ferendo due agenti. Fresi, ricoverato all’ospedale Giovanni Paolo II di Olbia con trauma cranico e una profonda ferita alla testa, é deceduto dopo due ore. 

Il sindaco: “Siamo sconvolti”

“Sono veramente incredulo di fronte a quanto avvenuto questa notte ad Arzachena. Sono sconvolto, così come lo è l’intera comunità, che si è svegliata con la tragica notizia della violenta morte di un compaesano, un amico. Ora possiamo solo manifestare la nostra vicinanza alla famiglia ed esprimere tutto il nostro cordoglio, proclamando il lutto cittadino nella giornata che le autorità stabiliranno per i funerali, così che tutti gli arzachenesi abbiano la possibilità di stare accanto ai familiari”. Queste le prime parole di Roberto Ragnedda, sindaco di Arzachena, dopo l’omicidio di Giovanni Fresi, orafo di 58 anni, ad opera del figlio Michele , 35 anni, dopo che il padre aveva cercato di riportare a casa il figlio che aveva dato in escandescenze all’interno di un locale.