Secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale, tra il 2012 e il 2023 in Italia nella notte di San Silvestro si sono registrati 6 morti e 3.220 feriti gravi per petardi e fuochi d'artificio

Le città italiane si preparano a mandare in archivio il 2023, e ad accogliere il 2024, festeggiando nelle loro piazze tenendo conto di una lunga serie di divieti e di restrizioni volte a scongiurare il macabro bollettino d’incidenti che spesso caratterizza le cronache del primo giorno dell’anno. I numeri del resto parlano chiaro: secondo la Società Italiana di Medicina Ambientale, tra il 2012 e il 2023 in Italia nella notte di San Silvestro si sono registrati 6 morti e 3.220 feriti gravi a causa di petardi e fuochi d’artificio. Un dato preoccupante che oltre agli uomini riguarda anche gli animali, particolarmente sensibili a botti e fuochi pirotecnici. Circa 5mila gli animali, tra domestici e selvatici che ogni anno perdono la vita per cause dirette e indirette riconducibili a petardi.

Tutti i divieti per Capodanno

Pronte quindi le ordinanze anti botti in tante città, o il divieto di vendita di alcolici. A Milano il sindaco Giuseppe Sala ha vietato, dalle 18 di domenica 31 dicembre alle 6 di lunedì 1 gennaio, la vendita, la distribuzione o somministrazione anche gratuitamente, di bevande in bottiglie e contenitori di vetro e lattine. Su tutto il comune di Roma, invece, sarà vietato l’utilizzo di fuochi d’artificio a partire dalla mezzanotte del 31 dicembre fino alle 24 del 6 gennaio. I botti saranno vietati anche nelle aree private con ricadute su luoghi pubblici. Nella Capitale saranno 1.200 gli agenti della Polizia locale che verranno utilizzati dal Campidoglio per la gestione della sicurezza durante i festeggiamenti.

Anche a Firenze il divertimento dovrà tenere conto di alcune regole imposte dal Comune. In particolare, a partire dalle 19 del 31 dicembre fino alle ore 7 del 1 gennaio sarà vietata la vendita per asporto di bevande di qualsiasi natura in contenitori di vetro. Inoltre il Comune del capoluogo toscano ha disposto il divieto di vendere o di somministrare per asporto bevande in bicchieri o altri contenitori di vetro nei luoghi pubblici ed accessibili al pubblico dell’area Unesco. Vietata anche la vendita, la detenzione e l’esplosione di botti e petardi con multe che possono arrivare fino a 500 euro.

Anche a Napoli il sindaco Gaetano Manfredi ha firmato un’ordinanza che vieta la vendita e il consumo di bevande in contenitori di vetro, plastica rigida, tetrapack¸ lattina o qualsiasi altro materiale rigido “per garantire la migliore gestione dei servizi di ordine e sicurezza pubblica in occasione dei tradizionali festeggiamenti di Capodanno”. Sono vietati inoltre “la vendita e il possesso di spray o dispositivi nebulizzatori contenenti oleoresin capsicum”, il cosiddetto spray al peperoncino, e “l’introduzione e l’esplosione di fuochi artificiali, petardi, botti, razzi e simili artifici pirotecnici e in genere artifici contenenti miscele detonanti ed esplodenti, nelle aree di Piazza del Plebiscito e Lungomare di via Caracciolo”.

A Palermo il sindaco Roberto Lagalla ha firmato il divieto su tutto il territorio comunale dell’accensione, lancio e sparo di fuochi d’artificio, mortaretti, bombette e oggetti similari. Questa sarà valida da domani, 30 dicembre, e fino a tutto il prossimo 6 gennaio 2024. Sul versante orientale della Sicilia, a Catania, dalle 16 del 31 dicembre alle 8 dell’1 gennaio, nel raggio di 200 metri da piazza Duomo e da piazza Università saranno vietate la somministrazione e la vendita di superalcolici con gradazione superiore ai 21 gradi, oltre che la distribuzione di qualunque bevanda in contenitori di vetro o in lattine. Saranno permessi, dunque, solo bicchieri monouso. Misure necessarie per garantire “l’ordine pubblico, l’incolumità e la sicurezza dei partecipanti all’evento”, si legge nell’ordinanza firmata dal sindaco etneo Enrico Trantino. 

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