Dall'ispezione sul colpo del primario Pietro Gatti sarebbe emersa una ferita al naso

Inchiesta per omicidio colposo per accertare la causa della morte del primario del reparto di medicina dell’ospedale Antonio Perrino di Brindisi, Pietro Gatti, 59 anni, trovato senza vita dopo un’immersione in apnea nelle acque di Rosa Marina (Brindisi), la mattina del 31 dicembre scorso. La pm titolare del fascicolo, Livia Orlando, ha formulato l’ipotesi di reato al momento contro ignoti in vista dello svolgimento dell’autopsia, prevista per il pomeriggio di oggi 3 gennaio. Stando a quanto si apprende, dall’ispezione cadaverica sarebbe emersa una ferita al naso. Gatti, originario di Ceglie Messapica (Brindisi) era appassionato di pesca in apnea. Lo scorso mese di giugno era stato insignito dell’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica per l’attività svolta durante la pandemia da Covid 19. Di recente era entrato a far parte del Comitato tecnico scientifico dell’intergruppo parlamentare ‘Dieta mediterranea: nutrizione, prevenzione e cultura’.

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