Marcello Perillo a Verbania dove oggi inizia l’udienza preliminare per la strage accaduta il 23 maggio 2021
“La posizione del mio assistito è sicuramente la più difficile da difendere ma ce la metterò tutta per cercare di tirarlo fuori al meglio possibile, stiamo ancora decidendo se accedere a riti alternativi, al rito abbreviato, o andare a dibattimento perché il patteggiamento non è stato neanche preso in considerazione. Oggi l’udienza dovrebbe essere quasi esclusivamente organizzativa in cui si costituiranno le parti civili, vedremo anche la situazione risarcimenti per cui poi all’esito di questa udienza decideremo come muoverci”. Così l’avvocato, Marcello Perillo, legale di Marcello Tadini, il caposervizio della Funivia del Mottarone oggi in pensione, parlando con i cronisti al suo arrivo alla Casa della Resistenza di Verbania dove oggi inizia l’udienza preliminare per la strage accaduta il 23 maggio 2021 in cui morirono 14 persone.“Stiamo cercando di ammettere le nostre colpe per quando riguarda la parte dei forchettoni cercando di togliere un po’ di responsabilità sul resto soprattutto per quello che concerne la manutenzione e i controlli che è la difesa che abbiamo tenuto durante gli interrogatori”, ha proseguito il legale. “Le ammissioni del mio cliente riguardano i forchettoni che avevano una funzione non ludica ma legata al fatto che la funivia aveva questi problemi e si rischiava di bloccare a metà della corsa; è sempre stata questa la sua posizione”, ha aggiunto.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata