Verranno ascoltate anche la madre della vittima, Loredana, e la sorella, Chiara Tramontano

Oltre 30 testimoni fra investigatori, consulenti e familiari hanno preso parte al processo di Alessandro Impagnatiello, accusato di aver ucciso la fidanzata Giulia Tramontano il 27 maggio 2023 a Senago. La Corte d’assise di Milano ha già fissato altre udienze per l’istruttoria: 12 febbraio, 7 e 21 marzo.

Fra tre settimane sarà il turno dei carabinieri che hanno svolto le indagini sul femminicidio della 29enne, sul tentativo di avvelenarla nei mesi precedenti con un topicida – secondo le pm Alessia Menegazzo e Letizia Mannella – e quello di depistare le indagini nei quattro giorni successivi alla scomparsa.

Il 7 marzo sul banco dei testimoni è prevista l’audizione della 23nne italo-inglese collega e amante di Impagnatiello che, poche ore prima dell’omicidio, incontrò Giulia Tramontano per raccontarle la verità sulla loro relazione. Verranno sentite anche la madre della vittima, Loredana, e la sorella, Chiara Tramontano, che essendosi costituite parti civili non potranno assistere al processo fino alla loro testimonianza.

La difesa di Impagnatiello non si è opposta alla richiesta della Procura di interrogare l’imputato che oggi ha rilasciato dichiarazioni spontanee e ha nominato due soli testimoni: si tratta di uno psichiatra e uno psicologo. I pm hanno depositato anche copie forensi dei dispositivi informatici, video e chat delle diverse persone coinvolte e i filmati delle telecamere di sorveglianza. Tutte le prove sono state ammesse dalla Corte composta dalla presidente Antonella Bertoja, la giudice a latere Sofia Fioretta e sei giudici popolari.

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