Fonti della presidenza del Senato: "Decisione si commenta da sola"

Il saluto romano, alle manifestazioni di rievocazione, integra la legge Scelba e configura il reato di apologia. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione, dove i giudici della Suprema Corte erano stati chiamati a decidere a sezioni unite sull’episodio che si verificò nel 2016 durante una cerimonia commemorativa per Sergio Ramelli. Lo studente di 19 anni e militante del Fronte della gioventù venne assassinato nel 1975 da un un gruppo appartenente ad Avanguardia operaia. Gli otto imputati, a processo risposero al grido presente con il saluto romano.

Il dispositivo provvisorio emesso dagli Ermellini, spiega: “La ‘chiamata del presente’ o ‘saluto romano’ è un rituale evocativo della gestualità propria del disciolto partito fascista e i per i giudici è idonea a integrare il concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista”. I giudici della Cassazione sottolieano che “a determinate condizioni può configurarsi” anche la violazione della legge Mancino che vieta “manifestazioni esteriori proprie o usuali di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi”.

Il Pg della Cassazione Pietro Gaeta ha sottolineato nella requisitoria di questa mattina, come nel caso di Acca Larentia a Roma “il saluto fascista rientra nel perimetro punitivo della ‘legge Mancino’ quando realizza un pericolo concreto per l’ordine pubblico, con 5mila persone, è una cosa diversa rispetto a quattro nostalgici che si vedono davanti a una lapide di un cimitero di provincia e uno di loro alza un braccio”.

Fonti presidenza Senato: “Decisione Cassazione si commenta da sola”

Da avvocato il presidente del Senato Ignazio La Russa aveva dichiarato che “attendeva con interesse di conoscere l’esito della imminente decisione a sezione riunite della Cassazione” perché riteneva “occorresse chiarezza”. Ora, dopo la decisione delle sezioni unite, fonti della presidenza del Senato sottolineano che La Russa oggi non parla e si limita a far sapere che la decisione della Cassazione, che annulla la sentenza della corte di appello e dispone nuovo processo, “si commenta da sola”.

CasaPound: “Cassazione? Vittoria storica, stop polemiche indegne su Acca”

“La decisione della Cassazione che annulla la sentenza di condanna per le 8 persone identificate che hanno partecipato alla commemorazione di Sergio Ramelli nel 2016 è una vittoria che finalmente mette fine a una serie di accuse che non avevano alcun senso, con buona pace di chi, ad ogni ‘Presente’, invoca condanne e sentenze esemplari”. Lo si legge in una nota di CasaPound Italia. “Il saluto romano sarà reato solamente se c’è un effettivo pericolo concreto di ricostituzione del partito fascista, cosa assolutamente esclusa nel caso di commemorazioni. Questa vittoria mette la parola fine anche alle polemiche indegne che si sono scatenate dopo la commemorazione di Acca Larenzia dove, invece di indignarsi perché dopo 40 anni degli assassini sono ancora a piede libero, la sinistra democratica ha subito chiesto processi e condanne per chi ha deciso di ricordare”, conclude la nota.

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