Cesare Moscati a margine delle celebrazioni del Giorno della Memoria: "Ci sono persone che temono per loro stesse"
L’allarme del rabbino capo della Comunità ebraica di Napoli, Cesare Moscati, sull’aumento dei casi di antisemitismo. “A Napoli alcuni ebrei sono stati minacciati verbalmente, per fortuna non fisicamente. Portare dei simboli ebraici come per esempio la kippah o la stella di David purtroppo è diventato un pericolo“, ha detto Moscati a margine delle celebrazioni per il Giorno della Memoria delle vittime dell’Olocausto. Il religioso ha citato “atti di antisemitismo” subiti “da alcuni ebrei della comunità ebraica” nonché “le scritte con le quali, con la scusa di essere solidali con la Palestina, si attacca non solo Israele ma gli ebrei in generale”.
“Ci sono persone che temono per loro stesse”
Moscati ha rivolto un ringraziamento “alle forze dell’ordine” spiegando che “anche nella Sinagoga è stata raddoppiata la vigilanza, e questo permette ai fedeli che vogliono andare a pregare o a riunirsi per varie conferenze di essere un po’ più tranquilli, anche se ci sono alcune persone che temono per loro stesse, quindi si sono un po’ allontanate da queste manifestazioni ebraiche per paura, esattamente come si è vissuto negli anni del nazismo e del fascismo“. Secondo Moscati “la memoria è una questione fondamentale, bisogna ricordare per non dimenticare, soprattutto in questo periodo in cui gli atti di antisemitismo sono diventati esponenziali sotto ogni punto di vista, in Israele, in Italia, purtroppo a Napoli. Bisogna quindi ricordare quello che è stato per non dimenticare e perché ciò non avvenga più”.
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