L’ex terrorista Francesco Giordano: "Il rinvio delle manifestazioni è un'imposizione del governo per fare un favore alle comunitarie ebraiche"
A Milano un gruppo di manifestanti, di circa 1200 persone, ha cercato di far partire un corteo pro Palestina. Gli organizzatori si erano riuniti attorno alle ore 15 in piazzale Loreto, angolo via Padova, con l’intenzione di spiegare ai partecipanti i motivi del rinvio dell’iniziativa.
Manifestanti cercano di sfondare cordone sicurezza, respinti
Momenti di tensione con cariche di alleggerimento e respingimento a Milano. I manifestanti hanno tentato di sfondare il cordone di sicurezza delle forze dell’ordine, ma sono stati respinti. Le forze dell’ordine comunicano di aver messo in atto una “dinamica azione di contenimento, verso le 16.40, all’inizio di via Padova, per resistere al violento tentativo di un gruppo di manifestanti di contravvenire alle disposizioni con il chiaro intento di procedere in corteo in direzione esterno città”. I poliziotti e i carabinieri dei reparti, si legge in una nota, hanno fronteggiato “in maniera decisa” i manifestanti. La questura ha predisposto un rafforzamento dei reparti alle due estremità di via Padova. Verso le 17.20 il gruppo, dopo aver tentato lo sfondamento in direzione esterno città, si è mosso in direzione opposta verso piazzale Loreto. Anche in quel caso, però, non sono riusciti a superare il cordone di sicurezza. Conseguentemente, ha avuto inizio un graduale deflusso.
Manifestante ferito durante cariche a Milano
Durante le cariche di alleggerimento in piazzale Loreto, un manifestante è rimasto ferito.
Oltre 1.200 persone in piazza a Milano
Sono oltre 1200 le persone attualmente in piazza, a Milano, per la manifestazione a sostegno del popolo palestinese. Si erano inizialmente ritrovate in Piazzale Loreto in occasione della conferenza stampa indetta alle 15 dall’Associazione Palestinesi in Italia, per spiegare le ragioni del rinvio della manifestazione da oggi a domani. I reparti delle forze dell’ordine hanno poi fatto confluire il gruppo contenendolo nel tratto iniziale di via Padova, tra piazzale Loreto e via Bambaia. I partecipanti, cresciuti progressivamente di numero, hanno assunto posizione e atteggiamento tale da voler animare un corteo e sono attualmente “contenuti” dal dispositivo che è stato rinforzato in particolare a protezione di Piazzale Loreto. Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri e Polizia Locale stanno al momento gestendo l’azione dei manifestanti, che non hanno avuto soddisfatta la loro richiesta di procedere in corteo, senza che si sia verificata frizione alcuna.
Ex terrorista Giordano: “Rinvio cortei è imposizione del governo”
Il divieto e il rinvio delle manifestazioni “è una imposizione del governo Meloni per fare un favore alle comunitarie ebraiche”. Lo dice a LaPresse l’ex terrorista Francesco Giordano, presente all’incontro in piazzale Loreto, nel capoluogo lombardo. “Credo che la scelta delle organizzazioni palestinesi sia quella giusta. I palestinesi lo hanno spiegato bene: i palestinesi sono semiti, quindi accusare un palestinese di essere antisemita è una contraddizione assolutamente inaccettabile, è una offesa che per chi sta subendo un genocidio è inaccettabile”.
Comunità palestinese Lombardia: “Non vogliamo scontri”
“Dire che abbiamo deciso di non manifestare è una grossa parola perché abbiamo accettato con grande rancore e amarezza”. Lo ha detto Khader Tamimi, presidente della comunità palestinese della Lombardia, in piazza, a Milano. “Non vogliamo scontri con le autorità. Avremmo potuto fare il corteo perché l’autorizzazione la avevamo, ci è stato chiesto di rinviarla perché c’è una decisione dall’alto”. “Come comunità palestinese, se chiedessimo di annullare o rinviare una qualsiasi altra manifestazione, non credo che verremmo ascoltati”.
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