I due chiedono l'attenzione della Regione sulla sanità penitenziaria
I Consiglieri della Regione Campania Diego Venanzoni (Lista De Luca Presidente) e Pasquale Di Fenza (Centro Democratico), accompagnati dal garante dei detenuti per la Regione Campania, Samuele Cambriello, hanno visitato il carcere di Poggioreale a seguito dei suicidi che si sono consumati negli ultimi mesi dietro le sbarre. “Io credo che ciascuno di noi debba impegnarsi per quello che è il compito e il ruolo. Vorrei concentrarmi, insieme agli altri colleghi del consiglio regionale, su quella che io definisco un’emergenza ma che non può essere più vissuta in maniera occasionale, ovvero il tema della sanità penitenziaria. Credo che il Consiglio Regionale debba chiedere al presidente De Luca e al direttore generale della sanità, Postiglione, l’istituzione di una vera e propria unità dipartimentale che si occupi di sanità penitenziaria”. Ha spiegato il consigliere Diego Venanzoni intervistato al termine della visita a Poggioreale.
“Abbiamo ascoltato le parole dei detenuti – ha dichiarato il consigliere Di Fenza – uno in particolare ci ha raccontato che era da due anni in attesa per un piccolo intervento oncologico alla gola e gli è mancata la scorta per raggiungere la struttura sanitaria. Questo significa che questo detenuto dovrà attendere altri mesi prima di sottoporsi a questo intervento. Io credo che questo sia un elemento da affrontare in maniera bipartisan con tutto il consiglio regionale, ci faremo carico della costituzione di un tavolo permanente. Un invito che lancio anche al governo nazionale, di non fare solo passerelle a Caivano ma qualche passerella in più fatta nel carcere di Poggioreale potrebbe forse incidere sulle condizioni carcerarie di questi detenuti. Aggiungo, infine, che continuiamo a non avere notizie della costruzione delle nuove carceri, come quello di Nola che consentirebbe un serio alleggerimento di questa struttura”. Conclude di Fenza. Per Samuele Ciambriello, garante dei detenuti della Regione Campania “Uno dei problemi è il rafforzamento delle figure sanitarie, un altro è il rafforzamento delle figure sociali. Abbiamo bisogno di educatori e di psicologi. Qui dentro i detenuti stanno senza fare niente. Io mi aspetto già qualcosa dal direttore dell’Asl Napoli 1, le figure mediche all’interno dei carceri vanno stabilizzate ma per farlo bisogna dare degli incentivi economici”.
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