L'opera è dello street artist Laika, che denuncia le "violazioni dei diritti umani" dello Stato guidato da Orban
Un poster che ritrae Ilaria Salis mentre spezza le catene e, sul vestito, la scritta “Ila resisti“. È la nuova opera della street artist Laika comparsa nella notte a Roma tra via dei Villini e via Malpighi, a pochi passi dall’Ambasciata di Ungheria. “La Salis è detenuta in Ungheria da 11 mesi in condizioni disumane – dichiara l’artista – le immagini che abbiamo visto dell’aula di tribunale sembrano arrivare da Teheran, non da un paese dell’Unione Europea. Neanche Breivik in Norvegia, il terrorista della strage di Utopia che fece il saluto nazista in aula, era legato così. Questa è una violazione dei diritti umani da parte di uno Stato membro e non si può rimanere in silenzio, senza far nulla. È una dimostrazione di forza di uno stato che tende sempre di più all’autoritarismo e che cancella i diritti. Sono fiera di sostenere Ilaria, da artivista e da antifascista. Questa onda nera che si abbatte sull’Europa va fermata. Ilaria va liberata. Subito”, conclude Laika.
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