La sorella di uno dei ragazzi a LaPresse: "Mio fratello trattenuto contro sua volontà"
Ancora nessuna traccia a Olbia, in Sardegna, di Karol Canu e Giuseppe Contini, adolescenti rispettivamente di 15 e 17 anni scomparsi insieme da giovedì 25 gennaio, 6 giorni fa. Tutta la città è stata passata al setaccio, comprese periferie e casolari abbandonati, ma le ricerche finora non hanno condotto a nessun risultato. Le famiglie dei due giovani sono in allarme e Chiara, sorella di Karol, dice a LaPresse di credere che il fratello sia trattenuto contro la sua volontà: “Penso che mio fratello sia trattenuto contro la sua volontà. Conosciamo Karol e lui si fa condizionare da amicizie sbagliate e non belle“, ha raccontato, precisando che Canu e Giuseppe Contini si conoscono ma non sarebbero grandi amici.
Spento il telefono cellulare
“Non sarebbe mai andato via da casa, forse è stato minacciato e si sta nascondendo”, ha continuato Chiara spiegando che Karol è uscito da casa giovedì 25 alle 19 e “ha chiesto a mia mamma il permesso dicendole che sarebbe tornato a casa alle 20.30 e che sarebbe andato in piazzetta, a 3 minuti da casa: non si è messo neanche il giubbotto. Non ha con sé neanche il caricabatterie del telefono”. Quel telefono che dal momento della scomparsa risulta spento. “Pensiamo che non sia più a Olbia, lui aveva i suoi amici a San Teodoro. Siamo certi però che qualcuno lo stia aiutando, 6 giorni e 7 notti sono tante e qui in Sardegna la sera fa molto freddo”.
La scomparsa
L’ultima volta che Giuseppe Contini e Karol Canu sono stati visti si trovavano in un bar di via Roma a Olbia. Giuseppe è alto un metro e 80, pesa 75 chili e ha una cicatrice sul sopracciglio destro; quando è uscito di casa giovedì 25 gennaio indossava dei jeans neri con strappi, una felpa nera e rossa con cappuccio, un piumino nero, stivaletti tipo Timberland di colore nero. Karol è alto un metro e 72 e pesa 70 chili: al momento della scomparsa era vestito completamente di nero con cappello, felpa, pantalone di tuta e scarpe Nike. Porta un orecchino al lobo sinistro e indossa una collana.
Le ricerche
Le ricerche nella giornata di martedì 30 gennaio si sono concentrate su una montagna in seguito all’avvistamento di due figure di stessa altezza e vestite scuro. I genitori con alcuni volontari si sono recati sul posto ma non si trattava dei due ragazzi scomparsi. Si continua a lavorare sulle celle che hanno agganciato i due cellulari, irraggiungibili da giovedì. Non si esclude che i due giovani stiano usando altre utenze e che si siano allontanati volontariamente.
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