I finanzieri del Nucleo speciale Polizia valutaria hanno eseguito un’ordinanza emessa dal gip del Tribunale di Roma, applicativa degli arresti domiciliari nei confronti di quattro persone, di cui due imprenditori, un ex dirigente pubblico e un avvocato romano, nonché di un sequestro preventivo, anche per equivalente, per un ammontare di 230mila euro. L’indagine coordinata dalla Procura di Roma ha consentito di ipotizzare un sistema di relazioni illecite diffuso e consolidato nel quale un ex dirigente pubblico, con la mediazione di un imprenditore romano, avrebbe favorito, a fronte di denaro e di altre utilità, l’aggiudicazione di un bando di gara di oltre 4 milioni di euro a una società riconducibile a un costruttore e tentato di agevolare l’assunzione presso una partecipata pubblica di una persona vicina a quest’ultimo. Sarebbe emersa inoltre una vicenda corruttiva nella quale l’ex dirigente avrebbe affidato un incarico di consulenza (per un importo di 230mila euro) presso l’ente in cui era impiegato a un avvocato di sua conoscenza, ottenendo la retrocessione di parte dei compensi fatturati dal legale per prestazioni in realtà mai effettuate.
È Gabriele Visco, figlio dell’ex ministro Vincenzo una della quattro persone finite ai domiciliari per corruzione e traffico di influenze illecite nell’ambito di una inchiesta della Procura di Roma. I finanzieri del Nucleo speciale Polizia valutaria hanno eseguito anche un sequestro preventivo, anche per equivalente, per un ammontare di 230mila euro. Oltre a Gabriele Visco sono finiti ai domiciliari anche due imprenditori ed un avvocato.
Oltre a Gabriele Visco, figlio dell’ex ministro delle Finanze Vincenzo, nell’inchiesta della Procura di Roma, dove vengono ipotizzati i reati di corruzione e traffico di influenze illecite, figurano anche i nomi dell’avvocato Luca Leone, dell’ ex amministratore e presidente dell’azienda dei trasporti Cotral e l’imprenditore Claudio Favellato.
“Non ho nessuna informazione. Non sono in grado di valutare. Domani parlerò con gli avvocati perché non ne so assolutamente nulla. Sono rimasto assolutamente sorpreso”. Lo dice a LaPresse l’ex ministro delle Finanze, Vincenzo Visco, interpellato in merito all’arresto del figlio Gabriele, finito ai domiciliari con l’accusa di corruzione e traffico di influenze illecite nell’ambito di una inchiesta della Procura di Roma.