Domenica scorsa aveva inseguito, per circa 800 metri, una coppia di fidanzati 30enni in val di Sole
Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato il decreto che autorizza, “previo riconoscimento”, l’abbattimento dell’orso M90.
Nessuna cattura e detenzione al centro di recupero fauna alpina del Casteller per l’animale che domenica scorsa ha inseguito, per circa 800 metri, una coppia di fidanzati 30enni. I due stavano facendo una passeggiata lungo la strada forestale sopra l’abitato di Ortisè, nel territorio comunale di Mezzana, in val di Sole. L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale ha esaminato la storia dell’orso – considerato ‘confidente’ e dunque problematico – e ha dato parere favorevole indicando, all’amministrazione la possibilità della cattura o della rimozione. Il governatore, infine, ha scelto l’abbattimento. L’abbattimento è avvenuto in Val di Sole nel pomeriggio.
L’Enpa: “Fugatti vuole il casus belli”
L’Ente Nazionale Protezione Animali ha presentato una richiesta di accesso agli atti in merito al parere dell’Ispra, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che ha dato il via libera all’uccisione dell’orso M90. Tale parere era stato richiesto proprio dalla Provincia autonoma di Trento dopo che una coppia di fidanzati sarebbe stata inseguita dall’animale in Val di Sole. “Vogliamo comprendere su quali elementi si fonda il parere dell’Istituto, ma vogliamo anche capire quali sono le misure prescritte dall’Istituto. In questi giorni un po’ tutti, specialmente nel mondo politico-istituzionale della Provincia, stanno dando per scontata la condanna a morte del plantigrado, assecondando in tal modo il ben noto disegno ursicida del presidente Fugatti. Invece – spiega Enpa – è doveroso ricordare che le norme prevedono anche misure alternative rispetto all’uccisione di un animale che, peraltro, non ha mai attaccato nessuno”. Un altro aspetto che Enpa intende chiarire è quello relativo alle presunte misure di dissuasione adottate dalla PAT per evitare ogni possibile contatto tra M90 e l’uomo. “Anche di questo chiederemo conto alla Provincia Autonoma. E’ nostra convinzione che al riguardo la Provincia non abbia fatto assolutamente nulla, così come non ha fatto nulla né per informare residenti e turisti circa le presenza degli orsi, né per ottimizzare la convivenza con i plantigradi. A nostro avviso – prosegue l’associazione animalista – il disegno di Fugatti è chiaro: cerca il casus belli“. L’Ente Nazionale Protezione Animali fa sapere che “impugnerà qualsiasi provvedimento che disponga l’uccisione del povero M90”.
Lav: “Orso M90 giustiziato, violenza Fugatti passa ai fatti”
Tuona anche la Lega anti-vivisezione. “M90 è stato giustiziato. La violenza di Fugatti passa ai fatti. Mentre pubblicavano il decreto di uccisione erano già pronti con le carabine per impedirci di difendere l’orso”, ha fatto sapere la Lav. “È iniziata ufficialmente la strage degli orsi trentini a firma del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti a due ore dalla pubblicazione del decreto di uccisione, è arrivata la notizia che la condanna a morte di M90 era già stata eseguita”.
Per Massimo Vitturi, responsabile area animali selvatici dell’associazione, “si tratta di una vera e propria esecuzione e i tempi ristretti tra pubblicazione del decreto e notizia di esecuzione della condanna ci fanno pensare che mentre Fugatti firmava l’uccisione, le carabine erano già fumanti. Tutto questo è stato studiato a tavolino per impedirci di intervenire in difesa di M90, un giovane orso di appena 3 anni, da poco indipendente dalla madre”. Vitturi sottolinea che “ci è stato impedito di difendere M90 ricorrendo al Tar contro la sua condanna a morte, ma non ci fermeremo di fronte agli ammazza-selvatici: oggi è il giorno del dolore, ma siamo già al lavoro per ottenere giustizia per M90 e tutti gli altri orsi casualmente trovati morti dopo le condanne di uccisione. Questa uccisione non aumenta in alcun modo il livello di sicurezza dei cittadini trentini, questo sia chiaro. M90 è stato ucciso perchè considerato confidente, e lo era diventato perchè aveva a disposizione cassonetti aperti ovunque”. Lav annuncia che il 10 febbraio sarà in piazza Dante a Trento alla manifestazione organizzata ‘StopCasteller’ in difesa degli orsi e “contro la politica ammazza orsi di Fugatti, in ricordo di M90”.
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