Agricoltori, tensione nella maggioranza tra Lega e FdI: “Errore sull’Irpef”

Il ministro dell'Economia, Giorgetti: "Esenzione in milleproroghe". Pd e M5s all'attacco: "Troppo schiacciati sulle posizioni di Meloni e Lollobrigida"

Il Governo è al lavoro per rispondere alle richieste degli agricoltori, che continuano a protestare per le strade d’Italia. Ad annunciarlo nel question time al Senato è il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, spiegando che è “in corso di valutazione l’intervento in materia di esenzione dall’Irpef per gli imprenditori agricoli che necessitano di un effettivo sostegno, eventualmente prevedendo specifiche franchigie”. La misura, evidenzia il titolare del Mef, “sarà inserita nel primo veicolo normativo utile, che potrebbe essere già il decreto-legge Milleproroghe”. Parole che arrivano nel giorno in cui il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, incontra a L’Aquila una delegazione di agricoltori “per ascoltare le loro istanze e confrontarsi sulle azioni da intraprendere nelle prossime settimane”, e la Lega ancora una volta fa sentire la propria voce critica, irritando non poco gli alleati, in particolare il partito della premier Giorgia Meloni.

A far salire la tensione sull’asse Lega-FdI, su un tema peraltro con chiari risvolti elettorali, sono nello specifico le parole del capogruppo del Carroccio alla Camera, Riccardo Molinari. “Sulla questione dell’Irpef agricola noi ci stiamo lavorando perché riteniamo sia stato un errore quello del governo di cancellare l’esenzione per il 2024”, afferma il deputato leghista. Un’uscita più da esponente dell’opposizione che da capogruppo di un partito che sostiene l’esecutivo, che indispettisce non poco FdI. La replica a stretto giro è affidata quindi a una nota del capogruppo a Montecitorio, Tommaso Foti, che ricorda come “non risulta che siano mai state avanzate in sede di esame e di approvazione della legge di bilancio al Senato riserve da parte di gruppi della maggioranza in ordine all’esenzione dell’Irpef agricola, la cui mancata proroga è stata decisa proprio in quella sede”. “Del resto, come noto, alcune delle decisioni assunte dalla maggioranza parlamentare, è il caso anche dell’omessa reiterazione della proroga che qui interessa, derivavano dalla carenza di adeguate risorse finanziarie, più volte richiamate dal ministro dell’Economia – aggiunge Foti, tirando in ballo il leghista Giorgetti – E proprio per questa ragione, la maggioranza al Senato ha respinto gli emendamenti che disponevano la proroga dell’Irpef agricola”. “Oggi, come sempre è successo a legge di bilancio approvata, è possibile ritornare sulla questione dell’agevolazione Irpef, nei limiti di eventuali risorse disponibili, che consentano di prevedere l’esonero dal pagamento della stessa per gli agricoltori con redditi più bassi”, conclude quindi il ragionamento dell’esponente del partito di via della Scrofa, mandando un messaggio a Molinari: “Non vedo quindi la ragione di imputare colpe al riguardo al governo, quando le decisioni sono state assunte in modo compatto dalla maggioranza in Parlamento”.

A cogliere al balzo l’inatteso assist fornito da Molinari è il Pd che parla di “maggioranza divisa”, costretta “a fare di corsa retromarcia”, e “in gara per mettere il cappello alla protesta degli agricoltori”. E sul tema si esprime anche il garante del M5s, Beppe Grillo, affermando che “in Italia le manifestazioni stanno ‘sfruttando’ la buonafede di tanti agricoltori in una lotta interna al centrodestra tra Lega e Fratelli d’Italia anche in funzione anti Coldiretti, a detta di molti troppo schiacciata sulle posizioni della Meloni e di Lollobrigida“.