Le parole di Gianluca e Daniela Causo all'uscita dalla prima udienza del processo nei confronti del 17enne accusato dell'omicidio

“Io prendo i farmaci, non lui. Io sto male e lui sta bene e vuole pure la perizia psichiatrica perché non vuole prendersi responsabilità. L’udienza ora è stata rinviata al 28 febbraio, ma il ‘signorino’ interverrà in videoconferenza perché dice che è stressato“. Lo hanno dichiarato all’uscita dal Tribunale per i Minorenni di Roma – dove si è svolta la prima udienza del processo – Gianluca e Daniela Causo, genitori di Michelle, la 17enne assassinata a coltellate da un coetaneo di origine cingalese in un appartamento di Primavalle il 28 giugno 2023. “Lui era coperto dalla polizia, ha abbassato lo sguardo perché è una nullità. Si è nascosto. Per noi a vederlo il vomito, non ha chiesto scusa, un perdono, nulla. Neanche una parola di perdono ha detto. Se esiste un Dio e un giudice sano gli daranno quello che merita. Il Pm ha detto quello che doveva dire, non ha sbagliato nulla. Non ha nulla questo ragazzo, è una persona normalissima. Hanno preso in considerazione la perizia, ma sono sicuro che non varrà niente”, hanno concluso. Il tribunale per i Minorenni di Roma ha disposto la perizia psichiatrica nei confronti del 17enne accusato dell’omicidio. Il collegio di magistrati ha nominato lo psichiatra, professor Stefano Ferracuti, che dovrà redigere una perizia per verificare se l’imputato, al momento del delitto, fosse semi-infermo di mente a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata