La missiva dopo il blocco di via Nomentana con i trattori i giorni scorsi
Dopo le proteste dei giorni scorsi per il centro di Roma, il blocco di via Nomentana con centinaia di trattori e la presenza domenica in piazza San Pietro all’Angelus, gli agricoltori, secondo quanto appende LaPresse, hanno inviato una lettera al ministro Lollobrigida.
Una lettera per evidenziare la necessità di “un confronto, un supporto e una sinergia con lo Stato e con il Ministero da lei rappresentato”, si legge nella lettera che LaPresse ha avuto modo di visionare. Gli agricolori chiedono “l’immediata soppressione della clausola del tacito rinnovo delle adesioni alle deleghe sindacali; l’immediata efficacia della rescissione del mandato CAA per l’annata PAC corrente anziché per l’annata successiva; la possibilità di gestione e presentazione delle varie istanze di contributo in proprio mediante l’identità digitale; la possibilità di presentare direttamente le richieste di assegnazione gasolio agricolo attraverso la piattaforma Sian”.
“In considerazione dello stato di crisi, inoltre, sarebbe auspicabile la sospensione del regime sanzionatorio per mancato rispetto delle norme -si legge ancora nella lettera- che regolano tutti gli eco schemi in particolare eco 4 relativamente alle campagne PAC per gli anni 2023 e 2024.che accompagnano la sospensione dell’ obbligo di lasciare il 4% della superficie a riposo, peraltro già annunciata da parte dell’ UE”. Gli Agricoltori ricordano inoltre al ministro “i punti salienti e programmatici che investono le riforme strutturali nel settore agricolo”. Tra le richieste “la necessità di una autentica azione di salvaguardia e tutela dei prodotti del territorio nazionale” e la tutela della fauna selvatica “e rispondere direttamente ed in tempi brevi dei danni diretti ed indiretti da essa provocati”. Tra le richieste al ministro Lollobrigida anche quella di privilegiare i prodotti nazionali “rispetto a quello di prodotti provenienti dall’estero”. Inoltre “il processo di etichettatura deve tutelare il prodotto mediante l’indicazione dell’origine della materia prima sui prodotti di filiera alimentare finiti e indicazione della provenienza”, si legge ancora nella lettera. Gli Agricoltori chiedono inoltre la “totale sospensione delle accise dei carburanti agricoli per alleviare la pressione economica e ridurre i costi di produzione al fine di favorire la competitività del settore e la sua ripresa”.
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