Il procedimento riguardante il generale dell'Esercito è legato all'inchiesta sul peculato e sulla truffa

É stata disposta dall’ufficio del personale dello Stato maggiore dell’Esercito la sospensione di 11 mesi per il generale Roberto Vannacci, indagato in due procedimenti uno nel quale è sospettato di peculato e truffa nei confronti dello Stato e in un’altra vicenda che riguarda invece una accusa di istigazione all’odio razziale attraverso il suo libro. Lo confermano a LaPresse fonti legali dell’alto ufficiale. Il procedimento di sospensione è legato all’inchiesta sul peculato e sulla truffa

Sospeso per ‘carenza senso responsabilità e effetti emulativi’ 

Alla base della sospensione per 11 mesi nei confronti del generale Roberto Vannacci vi sono “la carenza di senso di responsabilità” legata alla vicenda che lo vede indagato per peculato e truffa ai danni dello Stato e dall’altro, legato all’inchiesta su istigazione a odio razziale, “possibili effetti emulativi“. La pubblicazione del libero, secondo l’Ufficio Disciplina del Stato Maggiore avrebbe determinato la “lesione” al principio di neutralità-terzietà della forza armata, compromettendo il prestigio e la reputazione dell’Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi, dirompenti e divisivi della compagine militare”. L’avvocato Giorgio Carta, legale difensore di Vannacci, conferma a LaPresse il ricorso contro il provvedimento al Tar del Lazio. 

Salvini: “Siamo al ridicolo”

Un’inchiesta al giorno, siamo al ridicolo. Quanto fa paura il Generale? Viva la libertà di pensiero e di parola, viva le Forze Armate e le Forze dell’Ordine, viva uomini e donne che ogni giorno difendono l’onore, la libertà e la sicurezza degli italiani”. Così su X il vicepremier, leader della Lega e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, dopo che è stata disposta dall’ufficio del personale dello Stato maggiore dell’Esercito la sospensione di 11 mesi per il generale Roberto Vannacci. 

Crosetto: “Finirò le guance da porgere”

“Uscirà una nota della Difesa” sul caso di Roberto Vannacci “che spiega ai non pratici in materia che parliamo di procedimenti partiti mesi fa, e che avvengono in modo automatico e che sono totalmente esterni dall’input dell’autorità politica perché partono da un’autorità tecnica. Una volta che tutte le informazioni saranno disponibili, magari i commenti saranno più appropriati. Per quanto mi riguarda tra un po’ finirò le guance da porgere“. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, interpellato dai cronisti in Transatlantico dopo le parole di Matteo Salvini a proposito della sospensione del generale Roberto Vannacci. 

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