L'operazione è stata effettuata nelle prime ore di questa mattina, nelle province di Napoli, Salerno, Potenza, Catanzaro

Nelle prime ore di questa mattina, nelle province di Napoli, Salerno, Potenza, Catanzaro, ufficiali ed agenti di polizia giudiziaria della direzione investigativa antimafia e del gruppo Carabinieri per la tutela ambientale e la sicurezza energetica hanno dato esecuzione a provvedimenti cautelari personali a carico di intermediari, imprenditori, titolari di aziende di trattamento/recupero e società di intermediazione, funzionari pubblici, operanti nel settore della gestione dei rifiuti. Sono accusati di attività organizzata per il traffico illecito di rifiuti, fittizia intestazione di beni, gestione illecita di rifiuti e realizzazione di discarica abusiva, frode nelle pubbliche forniture.

L’indagine, coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Potenza e condotta dai Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Salerno e dalla DIA di Potenza, è lo sviluppo di una complessa attività investigativa che ha consentito di individuare vaste operazioni di trasferimento all’estero di rifiuti con elusione dei controlli sul ciclo dei rifiuti e conseguenti danni all’ambiente ed alla salute dell’uomo ad opera di soggetti italiani.

Questi ultimi avrebbero agito con la complicità di intermediari anche stranieri, organizzando il trasferimento all’estero di rifiuti verso soggetti del tutto privi della capacità di trattarli, recuperarli e smaltirli regolarmente e, dunque, verosimilmente, destinati ad essere incendiati o illecitamente abbandonati in Africa, contribuendo così ad implementare il fenomeno dell’incontrollato smaltimento nel continente africano di rifiuti provenienti dai Paesi industrializzati.

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