Numeri resi noti da Aspas. Delle vittime 58 sono uomini e 18 donne, in 44 erano over 65. Moltissimi investimenti avvenuti sulle strisce pedonali

Sono 76 i pedoni morti, dall’inizio dell’anno, investiti in incidenti stradali: sono i numeri resi noti dall’Osservatorio pedoni di Asaps, Associazione sostenitori e amici polizia stradale, Sapidata. I numeri, in chiaro sul portale, indicano dati aggiornati a ieri, domenica 3 marzo. Delle 76 vittime, 58 sono uomini, 18 donne e in 44 erano over 65 “come l’anziano di 91 anni investito a Mantova e un 82enne a Prato, mentre andavano a gettare le immondizie, casi molto frequenti nelle ore serali che vedono coinvolte persone di età avanzata, un 83enne nel biellese e un 80enne a Sasso Marconi e altri 4 nell’ultima settimana. Altri due diciannovenni investiti in Puglia e a Bergamo, mentre spingeva un monopattino oltre ad altri tre i giovani uccisi, un 16enne e due 18enni. Grave l’episodio di Sanremo dove due ragazzi, un 17enne poi deceduto, sono stati investiti da un autocarro, il cui conducente è poi fuggito”.

Moltissimi negli ultimi giorni gli investimenti avvenuti sulle strisce pedonali, dove la mancata precedenza ai pedoni comporta la decurtazione di ben 8 punti dalla patente. Asaps in collaborazione con Sapidata, presenta il report parziale e non tiene conto dei gravi feriti che molto spesso perderanno la vita negli ospedali anche a distanza di mesi. Istat infatti conta solo i decessi nei primi trenta giorni dall’incidente. Altri pedoni sono stati investiti addirittura mentre camminavano tranquilli sul marciapiede. Primo caso di pirateria stradale, con la fuga del conducente a Napoli che ha provocato il sinistro mortale di un senza fissa dimora. Nel solo mese di gennaio 2023 furono ben 53 i pedoni uccisi in Italia, contro i 32 del gennaio 2024. Ma febbraio si è dimostrato un mese veramente tragico, con ben 42 decessi, un record negli ultimi 5 anni. A marzo sono tre i morti tra gli utenti più deboli. 

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