La campionessa olimpica di fioretto a Londra 2012: "Dispiace venga sporcato il nostro ambiente"

La campionessa di scherma uzbeka 17enne che ha denunciato un presunto caso di stupro di gruppo durante un camp a Chianciano in provincia di Siena “è stata brava, è stata forte, ha fatto bene a denunciare“. Lo ha detto a LaPresse Elisa Di Francisca, campionessa olimpica di fioretto a Londra 2012. Sul caso sta indagando la procura di Siena. “Anche se è doloroso va fatto, è stato un atto di grande coraggio da parte sua – ha aggiunto – La denuncia da parte della vittima e il sostegno delle persone che sono vicine, nel crederle e nell’ascoltarla, sono fondamentali”. 

“Se confermata provvedimenti adeguati”

“È una cosa di una gravità incredibile, molto brutta e triste. Sono in corso delle indagini, quello che posso dire è che non è mai capitato nel nostro ambiente, poi è vero che c’è sempre una prima volta, ma quando capitano queste cose dispiace. La scherma è sempre stato un ambiente tranquillo”, ha detto ancora Di Francisca a LaPresse. “Spero venga fatta chiarezza sulla vicenda, se fosse confermata sono certa che verranno presi provvedimenti adeguati anche da parte della federazione“, ha aggiunto.

“Dispiace venga sporcato nostro ambiente”

La campionessa si è poi detta dispiaciuta per l’impatto che una vicenda come questa potrebbe avere sul mondo della scherma. “La scherma è portatrice di valori, dispiace che venga un po’ sporcato questo ambiente. È una cosa che non è mai successa, però aggiungo anche che è una vicenda figlia di questi tempi. Se ne sentono talmente tante di queste situazioni, e in tutti i contesti, che andrebbero rivisti l’educazione e i valori di questi ragazzi. Non c’è niente da fare”, ha affermato. “Credo che alla luce di tutti questi fatti che accadono si debba intervenire, spero si muova qualcosa anche a livello istituzionale nell’ambito dello sport, della scuola e della famiglia”, ha detto poi Di Francisca ricordando anche l’omicidio di Giulia Cecchettin. “Queste situazioni accadono, anche da parte di ragazzi che vanno a scuola e sono di buona famiglia, stanno aumentando e vanno fermate“.

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